Amarcord
Thohir, dal silenzio all’ultimatum: Mazzarri rischia, il successore ha già detto sì
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10 anni agoon
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RedazioneDue vittorie, due pareggi contro Torino e Palermo e una -clamorosa- sconfitta subita a San Siro contro il Cagliari. E’ decisamente negativo il saldo di questo inizio stagione per l’Inter di Mazzarri, chiamato a migliorare il sesto posto dello scorso campionato grazie anche ad una serie di investimenti sul mercato che hanno ricalcato fedelmente le direttive del tecnico toscano. Che oggi, dopo l’umiliante dèbacle interna contro i sardi, è finito sul banco degli imputati di addetti ai lavori e tifosi, che da mesi proseguono la campagna via Twitter dall’eloquente titolo #MazzarriVattene.
Ma non solo, perchè il muso lungo e la poca voglia di parlare che hanno accompagnato il presidente Erick Thohir nel volo di ritorno per l’Indonesia la dicono lunga sull’attuale stato di soddisfazione del presidente nerazzurro che, come facilmente prevedibile, rasenta lo zero assoluto. E posto che il bersaglio di tale rammarico non può certo essere Ausilio (verso cui ci sono state varie attestazioni di stima, non ultimo il rinnovo di contratto), andando per esclusione possiamo tranquillamente affermare che l’oggetto dell’ira del Tycoon doveva essere necessariamente un Walter Mazzarri incapace -almeno in questa fase iniziale di stagione- di valorizzare gli acquisti da lui espressamente richiesti (Hernanes su tutti).
E propio dal caso Hernanes, passato dall’essere uomo in più ad ombra di sé stesso in pochi mesi, passano molti dei pensieri di Thohir, che starebbe iniziando a pensare che Mazzarri non sia l’uomo giusto per valorizzare gli uomini attualmente in rosa, memore anche della fatica iniziale con Kovacic e dell’enigma tattico legato a Fredy Guarin.
Ecco allora l’ultimatum che pende sulla testa del tecnico come una Spada di Damocle: per salvare la panchina, Mazzarri dovrà ottenere risultati in campionato ed Europa League, cercando anche di risolvere i problemi tattici legati ai tre giocatori sopra citati.
In caso contrario, il sostituto è già pronto: stiamo parlando di Roberto Mancini, ex tecnico del Galatasary attualmente svincolato, che tornerebbe in Italia (parole sue) “solo per allenare una squadra capace di trasmettere gli stimoli giusti”. E quale, allora, meglio dell’Inter con cui ha già vinto tre scudetti consecutivi? L’unico nodo da sciogliere resta quello dell’alto ingaggio chiesto dal tecnico marchigiano ma, pur di rivedere l’entusiasmo dei tifosi a San Siro, non è detto che Thohir alla fine non decida di mettersi una mano sul cuore…
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