Milan nei guai, Inzaghi fa peggio di Seedorf

Tanti grattacapi in casa Milan: il Diavolo, dopo la partenza lanciata nelle prime due giornate di campionato, è tornato a balbettare. E i due punti nelle ultime tre partite (sconfitta contro la Juventus, pareggi a Empoli e Cesena) hanno fatto tornare d’attualità alcuni fantasmi del passato che sembravano debellati.

“Dopo un anno, il Milan è tornato al sistema di gioco di Seedorf – ha sottolineato a ‘Mediaset Premium’ il giornalista Maurizio Pistocchi –, ma ha una media punti inferiore rispetto a quella avuta con l’olandese nella seconda parte del campionato passato. I giocatori sono cambiati, c’è Menez che come falso nueve ha fatto bene, peggio è andata a Cesena. La fase offensiva rossonera è episodica, non c’è chiarezza nel gioco d’attacco. In più la difesa ha spesso amnesie. Inzaghi è un tecnico giovane, ma ormai lavora nel club da mesi. E il Milan a livello di rosa non è certo scarso. Il tecnico ha fatto un gran lavoro a livello ambientale, dal punto di vista tattico invece il lavoro da fare è tanto“.

I numeri parlano chiaro: in cinque partite il Milan ha ottenuto 8 punti, frutto di due vittorie, due pareggi, due sconfitte. Nelle prime cinque partite di Seedorf giunsero invece tre vittorie (oltre a un pareggio e alla sconfitta di Napoli): 10 punti.

In tutto Seedorf guidò il Diavolo in diciotto partite, vincendone undici, pareggiandone due e perdendone sei (alcune decisamente male, come quella di San Siro contro il Parma e quella di Bergamo contro l’Atalanta). Ma su 54 punti disponibili ne conquistò 35, vale a dire il 64,9%. Gli 8 su 15 di Inzaghi equivalgono invece al 53,3%.

Probabilmente è presto per emettere sentenze, ma il campanello d’allarme tra Milanello e via Aldo Rossi ha iniziato a suonare. E anche forte…