Il Moviolone
Processo Pistorius, prove insufficienti per comprovare l’omicidio premeditato
Published
10 anni agoon
By
RedazioneGiovedì 11 settembre è il giorno della sentenza a carico di Oscar Pistorius per la morte di Reeva Steenkamp. E il primo verdetto del giudice monocratico Thokozile Masipa è arrivato poco dopo mezzogiorno: il sudafricano è stato assolto dall’accusa di omicidio premeditato per insufficienza di prove.
Le evidenze, infatti, non sono sufficienti per comprovare la premeditazione da parte di Pistorius. Durante la lettura della sentenza l’atleta paralimpico non ha potuto trattenere le lacrime. L’omicidio della fidanzata Reeva avvenne nella notte del 14 febbraio 2013: Pistorius sparò quattro colpi di pistola dalla propria camera da letto attraverso la porta del bagno (chiusa) uccidendo la donna, temendo che nella sua abitazione si fossero introdotti dei malintenzionati. L’accusa sosteneva invece la volontarietà del suo gesto, che sarebbe stato commesso dopo un litigio tra i due.
Nel caso fosse stata confermata tale accusa l’atleta avrebbe rischiato fino a 25 anni di carcere. Restano possibili le accuse di omicidio preteritenzionale (fino a 15 anni) o omicidio colposo (pena ancora inferiore). Molto difficile appare l’ipotesi di una completa assoluzione. “Ha deciso consapevolmente di prendere la pistola e di dirigersi verso il bagno. Non è chiaro se intendesse sparare“, ha infatti stabilito il giudice.
“I vicini possono sbagliarsi“, è invece l’opinione sulle testimonianze di alcuni vicini, che avevano descritto alcune urla provenienti da casa Pistorius. Secondo il giudice potrebbero essere stati influenzati dal grande riscontro che i media hanno dato al delitto: il giudice ha aggiunto che si affiderà soltanto “alla tecnologia“.
You may like
Javi Moreno prometteva: “Io e Sheva faremo 40 gol”
VIDEO – Antonio Petrazzuolo a Calcissimo TV: “Napoli penalizzato col Genoa, 2 rigori che gridano vendetta!”
VIDEO – Quando Caressa diede lezioni di prospettiva a Galliani…
29 marzo 1981, Kallonisset diventa Van Kallon
Amaral, storia di un becchino prestato al calcio!
Per Ferlaino era meglio di Baggio, ma la verità è che Beto… Era un bidone!