Amarcord
Il Milan ha cambiato faccia: e la rinascita della squadra rossonera ha origini lontane
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10 anni agoon
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RedazioneC’era una volta un Milan in cui le bizzarrie, anche solo a livello di look, erano mal sopportate: erano i tempi in cui Marco Simone dovette rinunciare alla sua lunga zazzera e Christian Panucci fu costretto a togliersi l’orecchino per giocare in rossonero. Altri tempi, se si pensa ad alcuni pezzi da novanta della recente storia del Diavolo, tempestati di brillanti e noti quasi più per le studiate capigliature che per le imprese sul rettangolo di gioco.
Ora però il club di via Aldo Rossi sta perseguendo un ritorno alle origini del quale già si scorgono i primi frutti. Un progetto che parte da lontano, con la cessione di Antonio Cassano e l’arrivo al suo posto di Giampaolo Pazzini, ma che in questa stagione sembra essere diventato sistematico.
A sottolinearlo è ‘Tuttosport’: nel corso dell’estate è stato ceduto Mario Balotelli e non è stato riscattato Adel Taarabt (che con le loro bizze, sottolinea il quotidiano piemontese, si stavano tramutando in autentiche ‘mele marce’ dello spogliatoio). Il nuovo Milan di FIlippo Inzaghi punta su calciatori di altro stampo, con la faccia pulita, la propensione al lavoro e la disciplina come valore imprescindibile: si tratta dei vari Fernando Torres, Giacomo Bonaventura, Marco van Ginkel.
Aria fresca che Adriano Galliani non sta mancando di elogiare, per una squadra che si è ripulita la faccia, ha abbassato la cresta e ora punta a stupire tutti in un campionato iniziato senza troppi squilli di tromba ma che potrebbe riconsegnare all’Italia un Milan in grado di andare lontano.
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