Il Moviolone
Beat ‘em up, l’angolo del wrestling – Tre generazioni di lottatori contro Lesnar. E la più giovane fa segnare un punto
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10 anni agoon
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RedazioneFinalmente in WWE c’è un nemico ‘vero’, una minaccia reale e che ha indotto i ranghi a serrarsi per stabilire chi possa tentare l’assalto alla cintura di campione assoluto detenuta da Brock Lesnar. E il main event di RAW, lunedì sera, lo ha dimostrato.
Una volta tanto il classico tre contro tre che fa tanto Theodore Long ha regalato spunti di riflessione e un motivo di speranza per il futuro. Pronto ad essere smentito dai fatti nelle settimane a venire, ovviamente, ma intanto la ventata di aria nuova c’è.
A Des Moines, Iowa, si sono infatti esibiti sei lottatori appartenenti a tre diverse generazioni della storia WWE, facilmente identificabili: Chris Jericho e Kane dal passato prossimo (con un profumo di Attitude Era), John Cena e Randy Orton dal presente (PG Era ai suoi massimi livelli), Roman Reigns e Seth Rollins dal futuro (se continueranno su questa strada, i volti principali di un’era tutta nuova?).
Il rapper di Boston da dieci anni a questa parte ha in diverse circostanze demolito coloro che, alleati nel ruolo di ‘face’ sul ring, speravano di farlo scendere dalla propria poltrona, ma che a lungo raggio si sono spesso dimostrati, più che delle minacce nel suo ruolo di eroe WWE di riferimento, delle macchie d’ombra in una prateria su cui picchia un sole accecante.
Quante volte abbiamo assistito a match simili a quello di Des Moines (soprattutto quando si avvicinano le Survivor Series) conclusi con l’immancabile scambio repentino di mosse finali tra tutti i contendenti che in un modo o nell’altro andavano ad autoeliminarsi per lasciare Cena da solo in piedi al centro del ring? Tante.
Ebbene, questa volta il rapper di Boston ha concesso il palcoscenico finale (almeno per la durata regolare della contesa) al rampante Roman Reigns, che ha abbattuto con la patentata spear il povero Kane (maschera sì o maschera no, è sempre più assuefatto al ruolo di jobber dei piani alti per eccellenza). Poi si è comunque dovuto prendere i titoli di coda con l’Attitude Adjustement sul tavolo dei cronisti ai danni di Rollins (sarebbe stata troppa grazia se fosse finita altrimenti), intanto però registriamo una puntata di RAW in cui il bulimico Cena non si prende l’intera luce dei riflettori, ma concede almeno qualche brandello di ribalta a chi lo circonda.
Con i tempi che sono spesso corsi in WWE da diverso tempo a questa parte, è già qualcosa…
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