Editoriale – La scommessa persa di De Laurentiis

Il Napoli contro L’Athletic Bilbao e’ stato praticamente inguardabile: “Si fa prima a dire chi si è salvato nella doppia sfida”, diceva – a ragione – Piccinini durante la telecronaca. E in effetti e’ proprio così. Noi, sinceramente, salviamo Higuain e nemmeno Hamsik, che pure è andato in gol ma che per il resto ha vagabondato come un turista.

Ma non è questo il punto, perché Hamsik può anche sbagliare una partita ma lui e Higuain e pochi altri sono all’altezza delle ambizioni sbandierate da questo Napoli, che non è da scudetto semplicemente perché non lo sono Rafael, Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Britos, Jorginho, Gargano. E per non infierire, lasciamo stare la panchina. Se poi anche Mertens e Callejon si prendono una pausa, allora si fa dura.

Dire che la squadra di Benitez sia crollata dopo il gol del pari, però, e’ mistificazione delle realtà, perché la rete di Hamsik era caduta dal cielo dopo un primo tempo in costante apnea. Tuttavia il Napoli non è riuscito a difendere quel regalo della buona sorte, molto semplicemente perché non sa difendere. Sarà che siamo italiani, ma non si è mai vista una squadra vincente con una retroguardia impresentabile come quella partenopea.

Il Napoli e’ da Champions League forse nel quartetto offensivo, ma dietro (e anche a centrocampo) probabilmente non merita neanche l’Europa. E questo non l’ha detto la notte di Bilbao, perché era cosa risaputa. De Laurentiis ha sperato che quelli dell’anno scorso potessero bastare a superare il preliminare e, poi, nel caso, con gli introiti garantiti dal girone di Champions, ci avrebbe pensato lui a tappare le falle. 

Ha scommesso e perso e la barca e’ affondata. E in questo caso il capitano e’ sempre il primo responsabile…