Pagelle Juventus
Editoriale – Salutato un re (Benatia), se ne fa un altro che Kostas meno…
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10 anni agoon
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RedazioneMorto il re… viva il re. Questo è il concetto che secondo me racchiude il pensiero della maggior parte dei tifosi della Roma. Perché quando le situazioni si trascinano per lunghi periodi, alla fine l’arrabbiatura passa lasciando il posto all’indifferenza. Un po’ come succede nelle storie d’amore, quando si viene lasciati i primi sentimenti sono di rabbia e dolore…..con il tempo poi si “elabora il lutto” e molto spesso il pensiero che si fa strada prepotente è che in fondo il mare è pieno di pesci. E il tifoso della Roma, di tempo per elaborare il lutto ne ha avuto molto, da fine maggio praticamente, e un nuovo pesce è arrivato. E’ anche un pesce grosso. Kostas Manolas….ma di questo parleremo dopo.
La partenza di Benatia dicevamo…..la storia è stata bellissima, breve ma intensa. Quando è arrivato, molti sono stati i commenti negativi da parte della critica, soprattutto per il costo del cartellino, 13 milioni.
Il tifoso romanista, invece, si è subito innamorato di questo marocchino dallo sguardo triste, soprattutto perché il suo atteggiamento è stato da uomini di un’altra epoca. Aveva dato la sua parola alla Roma e per tutto il periodo (lungo) della trattativa ha respinto altre richieste, anche più vantaggiose dal punto di vista economico.
A maggior ragione è parsa strana e non rispondente al suo modo di essere, quella infelice uscita durante la famosa intervista fuori dall’Italia. Quel lamentarsi di un mancato adeguamento contrattuale all’altezza delle sue aspettative. La Roma, aveva offerto un aumento di 700.000 euro più bonus rispetto agli emolumenti di 1.200.000 netti l’anno. Non possiamo proprio dire che fosse un’offerta ridicola come invece ha fatto notare il difensore. Certo, se ti arrivano offerte da 3.5-4 allora…..
Il primo a non ritenerla ridicola è ovviamente Sabatini, che indice addirittura una conferenza stampa per chiarire alcuni aspetti. Con grande furbizia e mestiere, tira leggermente le orecchie a Benatia, facendo però passare l’intervista come una leggerezza, puntando anzi sull’aspetto caratteriale del ragazzo profondamente corretto. Chi ne è uscito con le ossa rotte, è il famoso “menestrello” Sissoko, l’agente.
Dopo la conferenza, calma piatta, Benatia non ha più parlato, tantomeno lo ha fatto la società.
Le offerte però, a breve, sono cominciate ad arrivare più o meno concrete alla società. Soprattutto sono continuate ad arrivate a Benatia, con promesse di stipendi favolosi.
E fra offerte faraoniche millantate e offerte concrete ma inadeguate, siamo finalmente arrivati al punto di equilibrio…26+4 di bonus del Bayern Monaco. E tutti contenti. Più di tutti forse, proprio il menestrello, che alla fine della telenovela è riuscito a chiudere un contratto da 4 netti per il suo assistito e cominciato a far girare un po’ di soldi veri nel mercato, cosa che fino a questo momento, a detta di Sabatini, non aveva mai fatto. C’è sempre un inizio per tutte le cose. Il Bayern si è assicurato comunque un grande difensore ad un prezzo non folle; per la Roma altra plusvalenza da applausi a scena aperta a Sabatini, vero Re Mida del calciomercato negli ultimi 3 anni.
Dal punto di vista tecnico il discorso è più complesso.
Se ne va il miglior difensore del campionato passato, anche se, a dir la verità, non lo era stato negli anni precedenti. Sì perché Benatia in fondo, ha sempre fatto la sua onesta figura nell’Udinese, ma offerte da 30 milioni non erano mai arrivate…sembravano uno sproposito 13…
La ribalta l’ha avuta nella Roma, probabilmente grazie ad un sistema di gioco che ha esaltato le caratteristiche di tutto il reparto. Per molti addetti ai lavori ad esempio, il pilastro vero è stato Castan, baluardo insuperabile ma meno in evidenza per via della mancata presenza in zona goal. Le 5 reti di Benatia (e che reti), hanno amplificato il suo già straordinario rendimento.
Detto questo, la Roma è riuscita comunque a prendere l’unico difensore che poteva mitigare il disappunto (soprattutto dell’allenatore) provocato da questa partenza tardiva. Manolas, giocatore nell’orbita di Mino Raiola (quando ha saputo che il ragazzo si chiamava Kostas lo ha voluto fra i suoi, nomen omen avrà pensato) era cercato da grandi club, tanto che sembrava già fatta con l’Arsenal. Anche la Juve è sembrata una candidata più che credibile. ….alla fine lo ha preso la Roma. Ironia della sorte lo ha pagato quei 13 milioni che lo scorso anno sono serviti per prendere Benatia….sembrerebbe di buon auspicio.
L’incognita ovviamente è data dai tempi di inserimento, non potrà avere da subito un rendimento all’altezza del predecessore. Per la Roma è fondamentale che tutta la squadra ritrovi la simbiosi che l’ha caratterizzata e ha fatto la sua fortuna lo scorso anno ma che in questo precampionato ancora non si è vista. Dovesse ritrovare la sua compattezza, allora la corsa verso il tricolore potrebbe davvero essere vincente.
E allora morto il re…viva il re! Ovvero, ciao Medhi, benvenuto Kostas.
Massimo Mignacca
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