Il Milan prova l’offerta ‘low-cost’ per Cerci, ma Cairo…

Che il Milan corteggi Alessio Cerci dal momento della scelta di Pippo Inzaghi quale nuovo allenatore non è certo una novità. Il tecnico rossonero stravede per il mancino del Toro, considerato perfetto per i meccanismi del suo 4-3-3 già sperimentato con successo con la Primavera vincitrice a Viareggio. Finora però, i sogni di gloria di Superpippo si sono infranti contro la dura realtà e l’onerosa richiesta di Urbaino Cairo, presidente granata, che per liberare il suo gioiello chiede almeno 20 milioni di euro. 



Cifra decisamente fuori portata per le casse rossonere, che attualmente appaiono vuote e per nulla destinate ad essere rimpinguate nel breve periodo. Così Adriano Galliani, ad milanista, prova a far leva sull’amicizia di vecchia data con il patron torinese: 10 milioni di euro e l’inserimento di due giovani primavera e una stretta di mano per eventuali affari futuri.



No grazie la risposta di Cairo che, in maniera molto poco socratica, avrà risposto al collega qualcosa del tipo: “Amicus Adriano, sed magis amica pecunia…” che tradotto dal latino suona ‘Adriano sei un amico, ma i soldi lo sono ancor di più!’



Scherzi (ed improbabili ricostruzioni) a parte, Milan e Toro sono attualmente lontani dalla conclusione di un affare di difficile decifrazione: solo la cessione di un big potrebbe far reperire al Milan i fondi necessari per l’ala, e chissà che il 99,8% sbandierato da Galliani non sia un numero destinato a scendere in picchiata…