Amarcord
Figc, scoppia un nuovo polverone: il presidente della Lega Pro Mario Macalli rinviato a giudizio
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10 anni agoon
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RedazioneProprio nel giorno della riunione della Lega Pro (di cui è presidente da 15 anni) arriva a carico di Mario Macalli un rinvio a giudizio per abuso d’ufficio. L’accusa è stata attivata dalla Procura di Firenze in seguito a una denuncia presentata dal presidente del Pergocrema Sergio Briganti.
Secondo il pubblico ministero Luigi Boccolini, Macalli “in presenza di un interesse proprio, intenzionalmente si procurava un ingiusto vantaggio patrimoniale” arrecandolo al Pergocrema poiché “forniva agli uffici preposti della Lega esplicita disposizione di bloccare senza giustificazione giuridica il bonifico da oltre 256mila euro, importo spettate come quota di suddivisione dei diritti televisivi”. Quei soldi, secondo il pm, “avrebbero consentito alla società sportiva di evitare il fallimento”.
Macalli è stato per 24 anni presidente del club cremasco, fallito nell’estate del 2012, e un anno prima aveva registrato a proprio nome i marchi ‘Pergocrema’, ‘Pergocrema 1932’, ‘Pergolettese’ e ‘Pergolettese 1932’. Gli ultras lombardi avrebbero voluto rifondare il club con l’azionariato popolare, non potendolo fare a causa dell’iniziativa del numero uno della Lega Pro che, divenuto “esclusivo titolare” dei marchi societari, ne “ha consentito l’uso al Pizzighettone”, allora società di Eccellenza che aveva come legale rappresentante Cesare Angelo Fogliazza.
Un’azione che, sottolinea l’indagine, ha provocato un “sensibile incremento di valore attribuibile all’azione di Macalli”, che, tra l’altro, aveva “relazioni di carattere economico” proprio con il patron del Pizzighettone.
Acque, quindi, sempre più agitate in Federcalcio, dove scoppia una nuova grana proprio a carico di uno dei più convinti sostenitori della candidatura alla presidenza di Carlo Tavecchio.
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