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Ciclismo, Tour de France: presentazione della 21a tappa da Evry a Paris Champs-Elysees
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10 anni agoon
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RedazioneL’ultimo atto del Tour si snoderà tra Evry e i Campi Elisi a Parigi sulla distanza di 137,5 Km.
Il percorso, senza alcun tipo di difficoltà, vedrà l’ingresso nel circuito cittadino poco dopo il Km 80 con nove giri totali.
I favoriti sono i velocisti, che cercheranno il trionfo in un luogo pieno di gloria.
La partenza è prevista alle 15.15 e la conclusione dovrebbe essere più tardi rispetto al solito.
L’impegno di fuggitivi e squadre degli sprinter renderà arduo alcun tipo di rilassamento per i big prima del traguardo, ma la gioia che accompagna i vari protagonisti fungerà da palliativo per questa ultima fatica.
Marcel Kittel appare stremato, ma proverà a onorare un arrivo così importante al pari del connazionale Andrè Greipel; invece, sembrerebbero più tonici Alexander Kristoff, John Degenkolb e Peter Sagan.
Dopodichè, sarà il momento delle premiazioni davanti all’enorme folla festante e l’attimo culminante avverrà con la salita sul podio dei primi tre della generale e l’inno nazionale del vincitore con le bandiere svolazzanti nel cielo parigino.
La classifica generale vede in maglia gialla Vincenzo Nibali con 7’52” su Jean-Christophe Peraud e 8’24” su Thibaut Pinot.
La maglia verde è sulle spalle di Peter Sagan; quella a pois è dominio di Rafal Majka, mentre lo stesso Pinot è padrone di quella bianca.
Il Premio della Combattività verrà assegnato ad Alessandro De Marchi, sesto italiano a riuscire nell’impresa dopo Gimondi, Chiappucci (2 volte), Ghirotto, Poli e Pellizotti.
Invece, la squadra migliore è la AG2R La Mondiale di Peraud, Bardet e Matteo Montaguti davanti a Belkin e Movistar.
Il traguardo sui Campi Elisi si disputa dal 1975 con il successo del belga Walter Godefroot.
Diverse leggende del ciclismo si sono fregiate di questa prestigiosa vittoria, tra cui Gerrie Knetemann, Bernard Hinault (2), Freddy Maertens, Greg LeMond e Johan Museeuw.
In epoca recente, Mark Cavendish ha fatto poker tra il 2009 e il 2012, a cui è succeduto il suo erede Marcel Kittel.
Gli italiani che hanno alzato le braccia al cielo sono stati Guido Bontempi, Fabio Baldato, Nicola Minali, Stefano Zanini e Daniele Bennati, mentre all’appello mancano i nomi dei nostri sprinter più forti, cioè Mario Cipollini e Alessandro Petacchi.
Cipollini non ha mai concluso la Grande Boucle in otto partecipazioni e, dunque, non è mai giunto a Parigi, mentre Petacchi si è ritirato prima della fine proprio nei suoi due anni migliori (2003-4) e in questa edizione, ormai 40enne, dovrebbe tirare la volata a Mark Renshaw.
Riccardo Tempo
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