Editoriale – Agnelli contro Tavecchio, come dargli torto?

Lo aveva detto più volte. Per risollevare il calcio italiano serviva, a suo parere, un nome nuovo (aveva proposto anche Vialli). Stiamo parlando di Andrea Agnelli. Non appena ha capito che, salvo sorprese, il futuro della FIGC sarà nelle mani dell’attempato (71 anni) Tavecchio, forte del sostegno di Dilettanti e Serie B, il numero uno della Juventus si è fatto da parte…



Andrea Agnelli non vuole far parte di un esecutivo con Tavecchio come presidente, è evidente… Onestamente, si fatica a dargli torto… Nulla contro la persona Tavecchio ma, se davvero si punta ad una svolta nell’Italia del calcio, sarebbe opportuno puntare su persone nuove. Una svolta non è tale se si riciclano vecchi nomi, no?



Albertini è ancora in corsa (anche se è dato per sicuro perdente) ma sembra già tutto deciso, proprio quello che ci ha fatto capire Agnelli con questa dura presa di posizione. Tavecchio sarà gradito a Dilettanti e Serie B ma, il calcio vero, quello che muove milioni di euro, è nelle mani di poche squadre, Juventus in testa. Agnelli la sua scelta l’ha già fatta…



Nulla di nuovo sotto il cielo, nel calcio italiano la forza di cambiare realmente non è mai esistita e, probabilmente, mai ci sarà…