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Ciclismo, Tour de France: presentazione della 18a tappa da Pau a Hautacam
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10 anni agoon
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RedazioneLa diciottesima tappa del Tour si snoderà da Pau a Hautacam sulla distanza di 145,5 Km.
Il percorso dell’ultima prova pirenaica prevede 4 Gran Premi della Montagna, tra cui il leggendario Col du Tourmalet e il Montée du Hautacam.
Dopo due collinette, si attaccherà il Tourmalet, lungo 17,1 Km a una pendenza del 7,3% con la vetta posta al Km 95,5.
Poi, dopo una lunghissima discesa, si giungerà sul Montée du Hautacam che, lungo 13,6 Km al 7,8%, sarà la sede d’arrivo.
I favoriti sono ancora gli scalatori e qualcuno potrebbe tentare un attacco già sull’ultima discesa per iniziare avvantaggiato sull’erta conclusiva.
I giochi sono ancora aperti per il podio e per la maglia a pois, dove Majka dovrà cercare di difendersi da Nibali.
Dopodichè, non vi saranno più salite nelle ultime tre tappe, dove la maggiore difficoltà sarà rappresentata dalla cronometro alla penultima giornata.
Perciò, sarà l’ultima possibilità di vittoria per i grimpeur e, forse, anche per gli specialisti delle fughe visto che i velocisti non vorranno farsi sfuggire le due opportunità rimanenti.
La Grande Boucle è giunta a Hautacam quattro volte a partire dal 1994, quando si impose Luc Leblanc.
In seguito, avrebbero trionfato Bjarne Riis, lo sfortunato Javier Otxoa (poi, pluricampione paralimpico) e Juan Josè Cobo Acebo che, nel 2008, beneficiò della squalifica per doping del compagno Leonardo Piepoli, a cui fu cancellato il successo.
Invece, sul Tourmalet il gruppo è passato in ben 78 edizioni diverse e quest’anno è la cima “Souvenir Jacques Goddet”, dedicata allo storico direttore della corsa transalpina.
Questa montagna ha visto storie incredibili, che hanno reso immortale sia il suo mito sia il nome di molti ciclisti.
Alla sua prima ascensione, nel 1910, passò in testa Octave Lapize che, poi, avrebbe accusato gli organizzatori di essere degli assassini.
Venne affrontato consecutivamente dal 1923 al 1939, con le firme di Ottavio Bottecchia nel 1924 e Gino Bartali nel 1938 e dopo l’interruzione del Tour tra il 1940 e il 1946, si sarebbe sempre scalato tra il 1947 e il 1955, con Fausto Coppi primo sia nel 1949 sia nel 1952.
Il migliore è stato il campione spagnolo Federico Bahamontes con quattro scollinamenti al comando, onore toccato anche agli altri azzurri Claudio Chiappucci nel 1991, Alberto Elli nel 1998 e 1999 e Franco Pellizotti nel 2009 a cui, però, il risultato venne cancellato a causa di una sospensione per doping.
Infine, si sono ritirati dalla Grande Boucle Reto Hollenstein, Simon Gerrans e Simon Spilak.
Riccardo Tempo
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