Ciclismo, Tour de France: presentazione della 13a tappa da Saint-Etienne a Chamrousse

La tredicesima tappa si svolgerà da Saint-Etienne a Chamrousse sulla distanza di 197,5 Km.

L’erta finale, il Montée de Chamrousse, è la prima salita “Hors Categorie” del Tour, cioè ben più difficile rispetto a quelle di prima categoria affrontate finora.

Dopo una semplice ascesa subito dopo la partenza, ci saranno circa 110 Km senza asperità fino al Col de Palaquit di 14,1 Km al 6,1%.

Quindi, a 18,2 Km dalla fine comincerà proprio il Montée de Chamrousse con una pendenza del 7,3%.

Il percorso è adatto agli scalatori che, probabilmente, si terranno a ruota fino alle prime rampe dell’ultima salita, ben più dura nella parte iniziale che al termine.

Per ora, il grimpeur più forte è stato Vincenzo Nibali che, avendo buone sensazioni, potrebbe tentare un allungo mantenendo però qualche energia in vista della quattordicesima prova.

La prima giornata alpina potrebbe tagliare fuori dalla lotta per il podio qualche altro favorito.

Il 18 Luglio 2014 cade il centenario dalla nascita di Gino Bartali, eroe toscano sia nello sport sia nella vita.

Ginettaccio, morto nel 2000, ha ricevuto l’onorificenza di “Giusto tra le Nazioni”, assegnata ai non ebrei che, durante il genocidio nazista, salvarono la vita a uno o più ebrei mettendo a repentaglio la propria.

Personaggio molto popolare anche all’estero, diede vita alla più grande rivalità nella storia ciclistica con Fausto Coppi.

Trionfò tre volte al Giro e due al Tour, l’ultima delle quali nel 1948, venne giudicata decisiva per aver smorzato il clima incandescente che si respirava in Italia dopo l’attentato a Palmiro Togliatti.

Infine, nel 2001 si corse la crono (con finale in salita) da Grenoble a Chamrousse di 32 Km.

Vi fu il dominio di Lance Armstrong, che rifilò 1’ a Jan Ullrich.

Diversi atleti piazzati tra i primi dieci in quel giorno, sarebbero poi caduti nella rete dell’antidoping.

Riccardo Tempo