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Testa sgombra e vai: il futuro (tedesco) che avanza!
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10 anni agoon
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RedazioneLa Germania ha vinto, ha stravinto il mondiale brasiliano, al di là delle sofferenze e del gol decisivo al 113′ di Goetze. Organizzazione, compattezza, individualità e gioco di squadra come il Dio del Calcio professa. E’ la vittoria, come hanno detto tutti già prima di oggi, di una nuova mentalità, di un lavoro che inizia almeno 8 anni fa, un lavoro di ricostruzione e programmazione di tutto il movimento calcistico tedesco che dopo qualche anno di buio è tornato ai livelli di una volta.
Perchè Bayer Leverkusen – Herta Berlino fa circa 50mila spettatori mi chiedevo un po’ di tempo fa? Forse perchè prima o poi si arriverà ad una notte come questa, quella di Rio.
Una nota speciale, per me, non va al blocco dei senatori composto da giocatori ormai di fama mondiale (Lahm, Schweinsteiger, Klose o Ozil) ma a quelli cresciuti invece proprio intorno a questi fenomeni della squadra tedesca più titolata.
Neuer, un portiere nato nello Schalke 04; Hummels e il goleador mondiale Goetze, scoperti da molti sono l’anno scorso dopo aver visto giocare il Dortmund; Schurrle, con gol e prestazioni top è riuscito a convincere anche Mourinho a portarlo al Chelsea. E che dire del grande assente, forse del più forte dei giocatori sopra citati: Marco Reus. Un infortunio nell’ultima amichevole premondiale di maggio ed ecco che il Mondiale brasiliano perde una delle potenziali star.
E proprio grazie a quella mentalità alla Reus, alla Gotze, alla Schurrle che la Germania è andata avanti senza grandi affanni (se si eccettua la gara contro il Ghana) fino alla fine, fino alla Finale contro l’Argentina. Testa sgombra, passaggi (solo) utili, il modo più veloce di arrivare in porta e anche nel modo più spettacolare. Si può verticalizzare, perchè non farlo? Uno contro uno sulla fascia, perchè non puntare il difensore?
La stagione del Borussia Dortmund del 2012/2013 è la fotografia della Germania di oggi, come lo è anche il Bayern Monaco di questa stagione: un campionato finito ad aprile con un enorme vantaggio dei bavaresi che li fa arrivare impreparati alle fasi finali della Champions, ma affatto sprovveduti al Mondiale che arriva una volta ogni 4 anni.
Tutti in piedi per la Germania!
Piero Barbaro
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