Il Moviolone
Ciclismo, Tour de France: il missile Kittel…
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10 anni agoon
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RedazioneNella storia del ciclismo si è visto raramente uno sprinter dominante come Marcel Kittel.
Nei Km precedenti al traguardo, il tedesco ha avuto problemi a restare nella scia dei compagni (non è la prima volta) ma non appena è ritornato alla loro ruota, ha atteso tranquillamente gli ultimi 200 metri per esplodere tutta la propria potenza davanti al pubblico in visibilio.
Il treno della Giant-Shimano, il suo team, è molto ben organizzato e comprende un fuoriclasse come John Degenkolb, già vincitore di tappe a Vuelta e Giro e di alcune classiche.
A Londra, gli uomini del tedesco hanno surclassato gli Omega Pharma Quick-Step come già accaduto a Harrogate.
Visto l’enorme distacco subito da Sagan e compagni, non si vede chi possa batterlo in volate pulite, ma ha già dimostrato in una tappa del Giro di saper trionfare pur partendo con diversi metri di svantaggio.
Velocisti puri come Greipel e Demare non sono stati della partita per la seconda volta consecutiva e ciò è andato a vantaggio proprio di Peter Sagan che, con un facile secondo posto, ha guadagnato ancora numerosi punti per la maglia verde, dove comanda con 27 lunghezze di vantaggio su Kittel e 29 su Cocquard.
Proprio Kittel, il cui strapotere ricorda quello dei migliori Petacchi e Cavendish (pur avendo ognuno dei tre diverse caratteristiche l’uno dall’altro), avrà però difficoltà a indossare la casacca della classifica a punti a Parigi, visto che Sagan disputerà molte volate ai traguardi intermedi e tenterà di posizionarsi tra i primi pure in tappe più dure come dimostra la quarta piazza a Sheffield.
Dalle voci del dopo gara, si denota la gioia di Kittel e Nibali, che esalta la enorme folla (secondo la BBC di 7 milioni di persone) e la tenacia di Sagan che, pur ammettendo di nuovo la superiorità del diretto avversario, testimonia di non arrendersi tanto facilmente né per un successo parziale né per la maglia verde.
Infine, tra le varie cadute spicca quella di Andy Schleck, vincitore del Tour nel 2010, il cui volo indolore dovrebbe essere stato causato da un improvviso rallentamento del gruppo per colpa di un tifoso distratto che, mentre stava fotografando i primi, non ha visto un uomo della Sky davanti a sé con cui ha avuto un leggero scontro.
Speriamo che il pubblico francese, ben più abituato di quello inglese a seguire il ciclismo di alto livello, eviti gli incidenti occorsi nei primi tre giorni.
Riccardo Tempo
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