Amarcord
Il piano di Albertini: serie A a 18 squadre, formazioni B nei campionati minori e meno stranieri in Italia
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10 anni agoon
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RedazioneTra i principali candidati alla sostituzione di Giancarlo Abete alla presidenza della Figc, oltre a Carlo Tavecchio della Lega Nazionale Dilettanti, c’è Demetrio Albertini, che di una serie A ai vertici europei e mondiali se ne intende, per averla vissuta da protagonista in campo.
‘Tuttosport’ suggerisce quali sarebbero le innovazioni che l’attuale vicepresidente federale vorrebbe apportare al calcio nostrano. La prima sarebbe in realtà un ritorno al passato: una serie A a 18 squadre, come fu dal 1988-’89 al 2003-’04, il periodo in cui il calcio italiano visse il suo periodo d’oro anche a livello continentale, come Coppe Campioni, UEFA e delle Coppe vinte con grande continuità.
Albertini (una stagione all’Atletico Madrid e sei mesi al Barcellona a fine carriera) pensa poi di importare dalla Spagna il modello delle formazioni di riserva dei top club iscritti ai campionati minori (il Castilla, seconda squadra del Real Madrid, ha appena annunciato Zidane come nuovo allenatore). Si tratta di un’ottima possibilità per mettere alla prova i giovani dei vivai in campionati competitivi e che si discostino dai nostri tornei riservati semplicemente alla Primavera.
Infine si punta a un abbassamento del numero di stranieri, che per questioni non solo di appeal, ma anche meramente di convenienza economica per i club, negli ultimi anni hanno superato gli italiani nel nostro campionato.
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