Pagelle Juventus
Editoriale – In difesa (parziale) di Balotelli
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10 anni agoon
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RedazioneProvo a difendere l’indifendibile (secondo alcuni). Consapevole di rendermi impopolare. Premetto che di Balotelli penso, come i più, che sarebbe un campionissimo se non fosse per quei limiti caratteriali, che probabilmente finiranno per schiacciarlo. Che i suoi atteggiamenti e comportamenti sono spesso censurabili e a volte poco professionali. Che Prandelli abbia sbagliato nel puntare tutto o quasi su di lui, caricandolo di responsabilità insostenibili.
Noto però che l’ex Super-Mario si sta trasformando in un alibi, il capro espiatorio per coprire magagne (anche) altrui. E questo non va bene. Umanamente e sportivamente. Per lui e per il futuro della Nazionale. Che il clan juventino ed il nucleo “storico” lo detestassero, è sempre stato evidente. Che lui non faccia niente per accattivarsene la simpatia, è altrettanto evidente. E’ pur vero, però, che con l’Inghilterra Balotelli è stato lodato dalla critica (mai da certi compagni) ed ha segnato un gol decisivo. Col CostaRica ha sprecato un paio di occasioni (meno facili di quanto ci si è affrettati a definire), ma è stato l’unico a rendersi pericoloso. E con l’Uruguay? Ora ci arrivo.
Non ha giocato un partitone, s’è fatto ammonire stupidamente, è incappato nelle provocazioni avversarie come spesso gli accade. Tutto vero. Però, finche lui era in campo, gli uruguagi non si azzardavano a sguarnire la difesa, lo temevano (è evidente, come tutti) e non arrembavano per niente. Uscito lui, è cambiata la musica. Complice l’arretramento scellerato disposto da Prandelli e la tattica sempre più rinunciataria degli azzurri, sono venuti fuori ignorando il povero Immobile, fluttuante come un ectoplasma.
Allora, se il crollo azzurro è avvenuto nel secondo tempo e Balotelli non c’era più, di chi è la colpa? Di Balotelli? Dopo la sua uscita, Marchisio è stato espulso o s’è fatto espellere. Dopo la sua uscita, l’Italia non ha inciso per niente incapace di costruire lo straccio d’un’azione. Dopo la sua uscita, l’Uruguay ha dominato. Dopo, non prima. Se il problema era Mario, c’era tutto il tempo per recuperare! Quindi, è giusto non scaricargli tutto addosso. I baldi vecchietti che – comprensibilmente – hanno fatto la voce grossa negli spogliatoi contro di lui e – opportunisticamente, secondo me – l’hanno crocifisso in pubblico, non hanno brillato più di tanto. Pirlo (per il quale stravedo!), ottimo con l’Inghilterra, buono col CostaRica, ha giocato ieri, credo, a larghi tratti una delle partite più incolori da quando è in Nazionale. Chiellini è stato disastroso nell’intero trittico, sia sulla fascia che al centro. Barzagli s’è arrabattato e non stava neanche bene. De Rossi e Buffon hanno gettato veleno nelle interviste postpartita, quasi non aspettassero altro.
Ebbene. De Rossi forse dimentica che lui in un Mondiale si fece espellere immediatamente per uno stupido fallaccio brutale su un avversario, lasciando la squadra in dieci e rischiando di farla buttar fuori subito. A lui andò bene. Ringrazi la buona sorte. I suoi compagni ovviarono e lui rientrò nelle fasi finali partecipando alla festa. Ci pensi prima di stigmatizzare l’incoscienza altrui.
Quanto a Buffon, lungi dal criticarlo. Ci mancherebbe. Un monumento nazionale. Però, secondo me, quell’uscita se la poteva e doveva risparmiare. Perché? Perché quel discorso per cui tutto è sulle spalle degli excampioni ed i giovani chiamati in causa dimostrano di non essere all’altezza, non mi convince affatto. E lui stesso lo contraddice. Sirigu era stato o no decisivo con l’Inghilterra? Sirigu è o non è un giovane che dovrebbe trovare spazio, secondo il ragionamento del Gigione? Sempre secondo il suo ragionamento, non toccava a lui farsi da parte invece di reclamare il posto? Da “vecchietto” felice dei progressi del suo erede, tra i pochi peraltro a vantare esperienza internazionale recente, non dovrebbe esser stato contento di venir sollevato dall’onere di difendere, alla sua veneranda età, la porta azzurra, sostenendo i compagni dalla panchina e nello spogliatoio come fatto da altri illustri predecessori (persino Totti e Del Piero, nell’ultimo Mondiale vinto, impiegati part-time)? E invece niente. Ha preteso il posto, forse anche fisicamente non al top, alla faccia di tutti i bei discorsi sul gruppo e sulla necessità di avere gente pronta di rincalzo. Peraltro, se devo dirla tutta, non mi pare sia stato impeccabile nei due gol incassati contro CostaRica e Uruguay. Ma tant’è. Ognuno tira acqua al suo mulino e certe uscite sono strumentali. Quindi, i moralismi lasciamoli fuori. Come certi soggetti… non solo il Balotelli, brutto e cattivo!
Antonino Pavone (www.antoninopavone.it)
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