Italia, la seconda partita diventa uno psicodramma: non ne vinciamo una dal 2000!

L’Italia stecca clamorosamente la partita contro la Costa Rica, complicando il suo cammino nei Mondiali di Brasile 2014.

E, statistiche alla mano, è impossibile non notare come – nonostante i diversi cambi di commissario tecnico – la seconda partita nelle competizioni internazionali rappresenti un vero e proprio problema per la nostra Nazionale nel nuovo millennio.

Dopo il cammino immacolato dell’EuroItalia di Dino Zoff nel 2000 (battuta la Turchia all’esordio, la Nazionale si ripetè contro i padroni di casa del Belgio per poi scofiggere anche la Svezia nella terza partita del girone), nelle successive manifestazioni non sono mai arrivate vittorie al secondo appuntamento.

Nel 2002 l’Italia mondiale di Trapattoni, reduce dal rotondo 2-0 sull’Ecuador, perse per 2-1 contro la Croazia nonostante l’iniziale vantaggio (e le recriminazioni per una rete in coabitazione tra Materazzi e Inzaghi annullata per un fuorigioco a dir poco dubbio), nel 2004 dopo lo 0-0 con la Danimarca (quella dello sputo di Totti a Poulsen, per intenderci) l’Europeo visse un pareggio per 1-1 contro la Svezia (decise il futuro juventino Ibrahimovic) che fu il preludio al ‘biscottato’ 2-2 tra scandinavi che estromise gli Azzurri dalla competizione.

Persino nei Mondiali trionfali del 2006 arrivò solo un pareggio (ricordate l’1-1 sugli Usa, con autorete di Zaccardo e gomitata di De Rossi a McBride?), per poi arrivare al 2008 e allo stentato 1-1 sulla Romania (un palo avversario, san Panucci e san Buffon, che parò un rigore a Mutu, salvarono Donadoni) agli Europei. Nel terribile Mondiale di Sudafrica 2010 gli Azzurri di Lippi fecero 1-1, dopo il Paraguay, anche con la modesta Nuova Zelanda (trovandosi peraltro a inseguire) e anche negli Europei di due anni fa, dopo aver impattato contro la fortissima Spagna, con la solita Croazia non si andò oltre l’ennesimo 1-1.

Un dato su cui riflettere, tenuto conto invece della varissima gamma di risultati raccolti nei vari match inaugurali. Ma che la dice lunga sulla tenuta soprattutto mentale delle nostre Nazionali nei grandi appuntamenti, soprattutto quando le partite non sono ancora decisive.



Problema peraltro non nuovo: ricordate cosa fece l’Italia ai Mondiali di Messico 1970 e a quelli di Spagna 1982, ovvero in due delle edizioni più celebrate della nostra storia, alla seconda apparizione? Rispettivamente, 0-0 contro l’Uruguay e 1-1 contro il Perù. Ma poi andò in finale, e in quella di Madrid…