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Toni-Verona la storia continua: “Feeling speciale con la città, scelta naturale”
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10 anni agoon
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Redazione20 gol, e tanta voglia di riconfermarsi. Luca Toni resta a Verona, presentando un biglietto da visita di quelli che pesano e l’entusiasmo che solo un campione può avere, anche a 37 anni: “Il rinnovo del mio contratto? Ci siamo parlati, io e la società, e abbiamo deciso di continuare insieme, con tanto entusiasmo. Io e la mia famiglia siamo molto contenti di questa scelta. Sarà un’annata dura, ma credo molto nel lavoro del direttore sportivo, che cercherà di allestire una buona squadra per provare a confermarsi in un campionato difficile. Cosa mi ha convinto a rimanere? L’entusiasmo di tutti nel volermi qui un altro anno. Dal presidente, Maurizio Setti, al direttore sportivo, Sean Sogliano, fino all’allenatore, Andrea Mandorlini. Le riflessioni che ho fatto? Volevo prima parlare con la mia famiglia, avevo ancora voglia di continuare e Marta, la mia compagna, vedeva la mia volontà di giocare e di fare sacrifici. Se avessi proseguito la mia carriera lo avrei fatto qui e questo è stato deciso. La mia serenità? E’ data dall’entusiasmo che ho nel giocare ancora a calcio. Dall’andare all’allenamento fino all’adrenalina che avverto prima delle partite. Finché ci saranno queste emozioni, io continuerò a giocare a calcio, l’ho sempre detto. Ho voglia di andare in ritiro e di ripartire, per fare un altro grande campionato. Un anno fa non mi sarei aspettato di trovare tutto questo. Camminare per la città è uno spettacolo e l’Hellas Verona sta crescendo tanto, aiutata da persone molto competenti e con grandi tifosi. Un Verona competitivo? Questa è la cosa più importante. Ho parlato con il direttore sportivo, che è molto bravo. Confermarsi è sempre la cosa più difficile, ci sarà da soffrire, ma la società sa cosa deve fare ed io voglio aiutare questa piazza a restare in Serie A. Come faccio a trovare ancora le motivazioni? E’ la voglia. La stessa che mi ha permesso di vincere un Mondiale e di continuare a giocare con entusiasmo qui a Verona. Io amo questo sport, mi piace il calcio ed ho ancora voglia di divertirmi. La scorsa è stata una stagione stupenda, ed è giusto cercare di fare bene ancora perché ho anche un piccolo obiettivo personale, quello di arrivare a 300 gol tra i professionisti, me ne mancano circa una decina. Mi piacerebbe raggiungerli, sarebbe un traguardo importante. La mancata convocazione per il Mondiale? Sinceramente, all’inizio della stagione, non pensavo di poter giocarmi la possibilità di andare in Brasile. Dopo un’annata così un pensierino l’ho fatto, perché non vedevo tanti attaccanti più in forma di me. Voglio dimenticare e ripartire, faccio un grosso in bocca al lupo all’Italia, in quel gruppo ho ancora tanti amici. Il mio legame con Verona? Qui sto alla grande, ho conosciuto persone con cui io, la mia compagna e la mia bambina ci troviamo bene. Ho scoperto una città calorosa, che mi permette di vivere anche la mia privacy. Se il mio bimbo nascerà qui? Ora non lo so, deciderà la mia compagna e quasi sicuramente nascerà a Firenze“.
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