Beat ‘em up, l’angolo del wrestling – Seth Rollins lascia lo Shield e va con l’Evolution, un’occasione sprecata

Il dopo Payback ha segnato un’improvvisa accelerazione nella faida tra l’Evolution e lo Shield, con il nuovo abbandono di Batista e soprattutto il tradimento di Seth Rollins e il suo ‘turn heel’, con tanto di passaggio dalla seconda fazione alla prima. Un evento che ha scioccato tutti i fan del pro-wrestling, ma che al momento sembra presentare dei pro e dei contro.

C’è infatti da dire che lo scioglimento del trio di ‘mastini della giustizia’ è apparso forse un po’ prematuro. Lo Shield si stava guadagnando un’attenzione sempre maggiore da parte del pubblico, ma aveva probabilmente ancora molto da dare. E’ una fazione che, in prospettiva, poteva salire al vertice della disciplina e conquistare tutte le cinture. Qualcuno obietterà che è già successo, quando Dean Ambrose era campione degli Stati Uniti e Rollins campione di coppia con Roman Reigns. E’ vero. Ma pensate all’Evolution nel 2003-2004. Triple H era campione del mondo dei pesi massimi, Orton campione intercontinentale, Batista e Ric Flair campioni di coppia. Un filotto incredibile di quattro su quattro.

Eppure l’Evolution continuò a imperversare per i due anni successivi (di fatto si sarebbero passati il titolo massimo tre di loro), tra alterne vicende ma il comune denominatore di un predominio mentale e fisico sugli avversari. E collassò solo quando ormai era un osso senza più carne da spolpare, restando comunque nella memoria di tutti i fan della lotta professionistica. Lo Shield, al momento, a parte i favori del pubblico non aveva nulla in mano. E, di fatto, nemmeno l’Evolution. Viene da storcere il naso, quindi, pensando a una serie di scontri dall’altissima componente tecnica ed emotiva che si profileranno per il prossimo futuro, ma che non metteranno in palio che l’onore. Un vero peccato, forse un’occasione sprecata. Solo il tempo lo dimostrerà.

Solleva, comunque, constatare che anche in un’epoca in cui internet anticipa quasi sistematicamente gli smottamenti nel roster (ultimi casi, macroscopici, i ritorni di Hogan e dello stesso Batista), di tanto in tanto arriva un evento che lascia a bocca aperta. Da tempo si pensava che lo Shield fosse destinato a dividersi. Al di sopra di ogni sospetto Roman Reigns (impossibile non preventivare per lui un futuro da top face della WWE), tutti gli indizi per l’eventuale voltafaccia portavano però al leader decaduto Dean Ambrose, per una certa predisposizione (una ‘faccia da cattivo’ come poche altre, nell’attuale panorama di Stamford) e anche per questioni di booking. E invece a passare dalla parte del male è stato lo stesso Seth Rollins che solo pochi mesi fa aveva impedito al trio in nero di autoimplodere.

Vedremo cosa succederà. Resta solo il rimpianto per ciò che poteva essere.