Pagelle Juventus
Editoriale – Misteri d’Italia
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10 anni agoon
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RedazioneNè Rossi nè Destro. È di Lorenzo Insigne l’ultimo posto disponibile nell’attacco azzurro per il Brasile. Questa la scelta di Cesare Prandelli, le cui convocazioni, non ce ne voglia il CT, appaiono piuttosto discutibili. Fuori Destro, autore di 13 gol in Serie A in appena 20 presenze, dentro un Insigne troppo discontinuo e non ancora sufficientemente maturo per lo scintillante palcoscenico della Coppa del Mondo.
Fuori soprattutto Pepito Rossi, illuso e poi deluso da un Prandelli che gli ha messo addosso la pressione di doversi giocare tutto nell’arco di 90′. Quelli di ieri sera contro l’Irlanda, costati cari pure a Riccardo Montolivo, che in Brasile non ci sarà neanche lui causa frattura scomposta della tibia.
In quei 90′ l’attaccante della Fiorentina avrebbe dovuto dimostrare, nelle annacquate intenzioni del CT, di aver ritrovato lo smalto e la condizione dei tempi migliori. Evidentemente non dev’esserci riuscito. Ma Insigne invece cos’ha dimostrato? Non era titolare nel Napoli con Mazzarri, non lo è diventato nemmeno con Benitez.
Che siano stati i due gol nella finale di Coppa Italia a garantirgli un posto nei 23? Vogliamo sperare di no, perché sarebbero a nostro avviso insufficienti per scalzare uno che di gol ne ha messi a segno ben 16 in poco più di metà campionato. Anche a centrocampo le scelte del Cesarone nazionale sembrerebbero improntate all’insegna dell’illogicità, con l’oriundo Romulo out a vantaggio di un Thiago Motta che si fa fatica a caire a cosa serva in una mediana che può già contare su Pirlo e Verratti. Misteri d’Italia, al pari dell’omicidio Pecorelli, del sequestro Moro e della Banda della Magliana. Chissà se arriverà mai una risposta a questi fatti, così come alle convocazioni di Prandelli.
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