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Editoriale Palermo: Record assoluto di punti eguagliato
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10 anni agoon
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RedazioneL’obiettivo principale della stagione, a promozione acquisita, è stato raggiunto. Con la vittoria sulla Ternana, il Palermo ha conquistato il record assoluto di punti in serie B, uguagliando Chievo e Juventus: 85. Ad onor del vero, i bianconeri ne avevano ottenuti 94 sul campo ma, essendo penalizzati per le note vicende di calciopoli, la loro impresa risulta ridimensionata per gli annali. Con una giornata ancora da disputare, è più che concreta la possibilità di staccarsi e godersi il primato e la gloria in orgogliosa solitudine.
Verrebbe da dire che aggiungere qualcosa alla dotazione attuale dovrebbe risultare ancora più facile, giocando davanti al proprio pubblico in festa. Se non fosse che, proprio in casa, il Palermo ha denunciato qualche patema di troppo ed ha sprecato gli unici punti lasciati per strada. Il rendimento lontano dal Barbera, al contrario, è stratosferico. Stracciati i record di vittorie esterne sia complessivo, 13, sia di fila, 8. Difficile, molto difficile, che qualcuno possa fare di meglio in futuro.
A Iachini resta il rammarico di non aver cominciato la stagione: quelle sei partite disputate da Gattuso, tre delle quali perse, gli avrebbero consentito di superare persino la Juve. Ovviamente, mantenendo la media galattica marcata nella sua gestione. Peccato.
Quanto alla partita in Umbria, poco da dire. Fra due squadre con gli obiettivi minimi già raggiunti, era normale prevalesse quella più forte e più tecnica. Hombre del partido è risultato Belotti, con una doppietta che gli permette di raggiungere la doppia cifra e di consolidare una media realizzativa, al vertice della categoria. Si è rivisto Maresca dopo un periodo di assenza. Si sono testati Milanovic e Ngoy in vista della prossima stagione. Insomma, tutto è filato per il verso giusto. Come fortunatamente è accaduto spesso in questa stagione di grazia.
Sul futuro, qualche nuvola si addensa. Zamparini si è svegliato dopo un letargo proficuo per l’ambiente – come sempre accade, quando lui sta quieto e si defila – e gli effetti si sentono. La tentazione di scombinare tutto, per lui è sempre forte. Il detto squadra che vince non si tocca, è per lui quasi un’offesa. Quindi in molti sono sul piede di partenza. Pur meritandosi la conferma, non foss’altro che per aver stravinto il campionato. Iachini sembrerebbe per ora in una botte di ferro. Sembrerebbe. Il team-manager Budan, il pupillo con un contratto pluriannuale e svezzato per essere il mero esecutore della volontà padronale (sull’esempio di Tare alla Lazio), verrà invece mandato via, ufficialmente a farsi le ossa. Perinetti è tenuto sulla graticola ed alla fine probabilmente sarà costretto ad imboccare altre strade dopo l’arrivo preannunciato di Ceravolo (come già successo all’epoca di Foschi e Lo Monaco). Col direttore non siamo stati spesso teneri ma è innegabile che la promozione, malgrado qualche errore, sia anche merito suo (della B Perinetti è un drago, per la A il discorso è diverso). Sarebbe giusto trattarlo con maggiore rispetto soprattutto sul piano umano e professionale ed evitare di uscire argomenti faziosi e poco verosimili. Che Perinetti sia troppo vecchio o che pretenda un contratto faraonico insostenibile per le casse aziendali (come se il sostituto lavorasse gratis e come se Zamparini non spendesse e spandesse senza ritegno dopo ogni esonero) è una doppia bufala a cui nessuno crede. Che il profilo del buon Giorgio non sia conforme alle strategie ed all’indole di Zamparini questo sì, è molto più credibile ed in parte persino notorio. Sarebbe onesto ammetterlo. Ma di questo, e di altro, ci sarà tempo per parlare.
Antonino Pavone (www.antoninopavone.it)
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