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Beat ‘em up, l’angolo del wrestling – C’era una volta Batista, ma ora il vero ‘Animale’ della WWE è un altro
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11 anni agoon
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RedazioneC’era una volta Dave Batista, l’Animale che a cavallo dello scorso decennio fece impazzire milioni di tifosi del pro-wrestling in tutto il mondo. Fisico da culturista, un sorriso accattivante, una potenza senza eguali, un’affidabilità quasi assoluta. Queste le caratteristiche che lo fecero entrare nel cuore degli appassionati sin dai tempi in cui calcava i ring perseguendo gli interessi di una delle fazioni più ‘cattive’ di sempre, la prima Evolution di Triple H.
La sua escalation dalla vittoria del Royal Rumble Match fino alla conquista del titolo di campione dei pesi massimi a WrestleMania 21 nel 2005 fu inarrestabile, i mesi successivi lo consegnarono alla WWE come autentico rullo compressore, a Raw prima e a SmackDown! poi, tanto che in quell’anno fu eletto primo lottatore professionista al mondo dall’autorevole Pro Wrestling Illustrated (una rivista che non guarda solo ai risultati d’ascolto, al booking o al blasone di questo o quell’atleta o federazione).
Ma la sua parabola iniziò a farsi discendente nell’arco di pochi anni, fino all’imbarazzante epilogo del 2010, quando una faida contro Rey Mysterio e una successiva con John Cena praticamente spazzarono via la reputazione di Batista, fino all’indimenticabile ritiro su sedia a rotelle quattro anni fa quasi esatti: era il 24 maggio.
Il ritorno in WWE avvenuto quest’anno prometteva di ripresentare un ‘Animale’ ripulito e dominante, come nei migliori ricordi degli addetti ai lavori. Così non è stato. Lento e a tratti addirittura impacciato, Batista non è stato tifato nel breve periodo da ‘buono’, ha generato poco più che disinteresse da ‘cattivo’ e nelle ultime settimane persino qualche ironia (quando, attaccando lo Shield, non riuscì nemmeno a sbottonarsi la camicia restando sul ring in borghese mentre i compari HHH e Orton esultavano mostrando i pettorali).
L’esigenza di avere un ‘Animale’, d’altra parte, è già stata riempita proprio dallo Shield e in particolare dal sempre più rampante Roman Reigns. Quest’anno ha già conquistato il record di eliminazioni in una sola Royal Rumble (12) e sta progressivamente diventando uno dei preferiti dell’universo WWE.
L’ultima puntata di Raw, andata in onda dall’O2 Arena di Londra, ha completato il passaggio di consegne. La spear rifilata da Reigns a Batista lo elegge definitivamente come nuova ‘bestia’ del pro-wrestling mondiale. Sperando che la parabola non si riveli, nel medio periodo, altrettanto discendente.
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