Prandelli studia la formazione da schierare ai Mondiali. E la pensa come Berlusconi…

Anche il ct Cesare Prandelli, come Berlusconi, vede Balotelli unica punta.

“Ha grandi numeri, in Nazionale ha fatto benissimo, ben 14 reti. E’ una prima punta e se guardate bene quando ha giocato da solo ha fatto anche meglio. Però do ragione a Berlusconi, non deve tornare indietro e partecipare alla manovra. Deve stare là e finalizzare”.

Sugli altri: “Pepito Rossi l’ho chiamato perché prima dell’infortunio stava vincendo la classifica dei marcatori di serie A e anche dopo essersi fatto male è rimasto a lungo in testa. E’ il segno di quanto straordinario fosse quello che stava facendo. La sua chiamata serve a tutti per capire che se si vuole qualcosa e si fatica per ottenerla si merita una possibilità. Totti? Avevo anche pensato di chiamarlo, ha numeri straordinari. Cassano? Nella posizione di falso nueve mi piace molto. Non ho telefonato a Gilardino e agli altri esclusi. Li avevo avvisati, sarebbe stato troppo imbarazzante”.

Quindi il suo punto di vista sul caso Chiellini, che lo ha indotto a non prendere in considerazione il codice etico: “Giorgio era in barriera, voleva fare un blocco, non colpire Pjanic con una gomitata. Litigare sul codice etico, comunque, è lo specchio di un Paese in cui tutti sono contro tutti. Solo in Italia resiste il gioco anti sportivo, ci servirebbero dei dirigenti che si oppongano”.