Beat ‘em up, l’angolo del wrestling – Shield, Wyatt Family, Evolution. La nuova vita delle fazioni WWE

A catturare l’attenzione dei fan della WWE, nelle ultime settimane, c’è il duello senza esclusione di colpi tra Daniel Bryan e Kane per il titolo assoluto (con Stephanie McMahon di mezzo) e la guerra tra John Cena e la Wyatt Family. Ma è innegabile che anche la contrapposizione tra lo Shield e l’Evolution stia raggiungendo un hype forse imprevisto. E che induce a una riflessione.

Sono anni, ormai, che le fazioni (le ‘stable’, come dicono gli addetti ai lavori) a Stamford non ricevevano le dovute attenzioni. Lo dimostra non solo il dimezzamento dei titoli di campioni di coppia (risalente ormai a quattro anni fa), ma anche alcune strane alleanze viste negli ultimi tempi, con tanto di improbabili nomignoli: parzialmente riuscito l’esperimento dei Rated RKO (Edge e Randy Orton) nel 2006-2007, da allora abbiamo visto i Jeri-Show (Chris Jericho e the Big Show), lo ShoMiz, quindi The Miz con R-Truth, gli Air Boom (Kofi Kingston e Evan Bourne), gli Air Truth, il Team Hell No (proprio Daniel Bryan e Kane), svariate versione del Nexus e del Corre e, infine, accozzaglie di lottatori messi insieme per questioni di numero o ancora peggio per cercare di strappare un sorriso (i riferimenti a Marella-Kozlov o alla 3MB non sono casuali).

Per questo l’esplosione di vere e proprie fazioni, come è lo Shield e come è la Wyatt Family, non può che generare un sospiro di sollievo nei fan di una federazione che, oltre a grandi campioni, nella propria storia ha sempre applaudito anche a storiche alleanze.

Sarebbe inutile e per qualcuno forse blasfemo citare qui i Four Horsemen, i Rockers, il New World Order, l’originale D-Generation X, i Road Warriors e altre stable che hanno fatto la storia della disciplina. Ma la nuova linfa che sta attraversando la categoria (testimoniata dal crescente interesse per Randy Orton e Batista, considerati due ferrivecchi fino a pochi mesi fa, da quando è tornata l’Evolution) non può che fare bene alla WWE. E fare finalmente uscire dal seminato la federazione quando i match iniziano a contare. Per esempio privandoci del main event che ciclicamente vede affrontarsi da quasi dieci anni i visti e rivisti John Cena e Randy Orton a intervalli irregolari di qualche mese.