Amarcord
Festa amarcord per la Lazio, ma Lotito contestato: “Cragnotti caccialo!”
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11 anni agoon
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RedazioneGrande festa questa sera allo Stadio Olimpico di Roma per celebrare i 40 anni dal primo Scudetto della Lazio di Maestrelli. Ad organizzare la manifestazione è stato Giuseppe Wilson, capitano biancocelesti in quella memorabile stagione 1973-74
La manifestazione, intitolata ‘Di padre in figlio’ è partita alle 19 con la sfilata dei tesserati della Polisportiva biancoceleste. Sul maxischermo dell’Olimpico sono state proiettate le immagini dei momenti più significativi della gloriosa Polisportiva biancoceleste, con le sezioni di ogni sport sotto la società Lazio. Quindi l’esibizione dei paracadutisti. Poi l’Olimpico canta sulle note de ‘La Lazio mia’ di Aldo Donati, per poi lasciarsi andare al canonico ‘Chi non salta della Roma è…”.
La serata è proseguita con il triangolare che ha visto di fronte la Lazio campione del ’74, la Lazio che vinse lo Scudetto del 2000 e quella che nel 1987 evitò la serie C nonostante i 9 punti di penalizzazione: le tre squadre che più sono rimaste nel cuore dei tifosi biancocelesti in oltre cento anni di storia.
Minuto di raccoglimento per i giocatori, dirigenti e allenatori scomparsi nelle ultime quattro decadi. Intorno alle 20:30 sfila la squadra del 1973/1974 sotto il boato del tifo Lazio, mentre in mezzo al campo si presenta anche Sergio Cragnotti, presidente dello scudetto 2000 amatissimo dai fans biancocelesti e continuamente confrontato al nemico Lotito.
“C’è solo un presidente”, hanno urlato i sessantamila tifosi della Lazio al passaggio dell’ex patron sotto la Curva Nord, ribattezzata per una notte ‘Curva Gabriele Sandri’ e poi “Cragnotti caccia Lotito”, la bizzarra richiesta del popolo biancoceleste, che non perde occasione di rinfrescare le proprie critiche verso il proprio presidente
Dunque sul terreno di gioco, tra cori, tripudio e fotografie anche le formazioni 1987 e 2000. Nel maxischermo scorrono le immagini degli ultimi trofei conquistati, ma quando appare Lotito, una bordata di fischi arriva da gran parte della della tifoseria biancoceleste. Commozione nel ricordo di Maestrelli, cori per Simeone, che si giocherà il double con il suo Atletico Madrid.
Il triangolare comincia alle 21:00 tra la Lazio del ’74 e quella del -9, 0-0 il risultato finale. In campo una lunga serie di leggende, anche chi ha fatto parte della Lazio, ma non in quelle specifiche annate: fra gli altri Signori, Peruzzi, Marini, Caso, Sosa, Wilson, Di Chiara più i figli di Chinaglia e Re Cecconi.
Nel secondo incontro vittoria alla formazione scudettata del 2000, grazie alla botta di Stankovic dai 20 metri. La formazione del secondo Scudetto è apparsa decisamente la più in forma, con in campo fra gli altri Mancini, Boskic, Mihajlovic, Nesta, Oddo e Marchegiani.
Intorno alle 22:30 si è infine conclusa anche la terza gara, con il secondo 0-0 della serata, stavolta tra la Lazio del 2000 e la Lazio del -9. In rappresentanza dell’attuale Aquila Keita, Radu e Ledesma, mentre sulla panchina delle tre squadre in campo sono stati chiamati simbolicamente Fascetti, Rossi, Materazzi, Papadopulo e Maestrelli jr. La musica e le parole di ‘Vola Lazio vola’ hanno chiuso simbolicamente la serata di festa di un Olimpico totalmente biancoceleste.
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