Coppa Italia, pugno duro del Giudice Sportivo con Napoli e Fiorentina

Due gare a porte chiuse per il Napoli, squalifica di una gara (con sospensiva) della Curva Fiesole per la Fiorentina. Sono questi i duri provvedimenti presi dal Giudice sportivo nei confronti dei due club impegnati sabato scorso nella finale di Coppa Italia dopo i gravi fatti accaduti a Roma fuori e dentro lo stadio Olimpico.

Entrambi i club sono stati puniti a titolo di ‘responsabilità oggettiva’ per il comportamento delle rispettive tifoserie. Se quella viola è stata punita per i cori di discriminazione territoriale verso quella avversaria, e trattandosi di una prima volta, la squalifica della Curva è sospesa, sicuramente più grave è la posizione del Napoli.

Questi i comportamenti contestati al tifo partenopeo, che hanno indotto il Giudice sportivo a sanzionare il club campano:

– l’aver forzato un gruppo di tifosi del Napoli un cancello di pre-filtraggio circa un’ora prima della gara;

– gli scontri conseguenti con le forze dell’ordine per respingere i facinorosi e il ferimento di alcuni agenti;

– minaccia di invadere il campo se Hamsik non fosse andato a parlare con gli ultras rassicurandoli sulle condizioni del tifoso ferito;

– il fatto che Genny ‘a Carogna, definito semplicemente come ‘un individuo’ nella nota del Giudice sportivo, indossasse una maglia innegiante a Speziale, l’uccisore di Raciti;

– l’aver lanciato la curva del Napoli una serie di petardi e bengala sul terreno di gioco;

– l’invasione di campo a fine gara dei supporters azzurri;

– l’aver colpito un tifoso del Napoli uno steward alla testa nell’uscire dallo stadio.