Figlia Raciti: “Non ce la faccio più, lascio l’Italia”

In una toccante intervista a La Repubblica, Fabiana Raciti, figlia di Filippo, l’agente ucciso a Catania nel 2007, esprime tutta la sua rabbia e la sua frustrazione per la maglietta “Speziale libero” indossata sabato dal capo ultrà Gennaro e da altri tifosi del Napoli durante la finale di Coppa Italia.

“In questi giorni ho pianto a dirotto, per me si è aperta una ferita profonda… Da figlia è terribile leggere su una maglietta il nome di chi ha ucciso tuo padre”, spiega Fabiana, 22 anni.

“Voglio andare via dall’Italia. Ho sopportato troppo in questo Paese. Le magliette sono l’ultimo sfregio: uno sfregio a un grande uomo, a un grande padre, un grande marito. Questo è uno schiaffo morale alla mia famiglia, quelle magliette vogliono difendere un assassino e offendere chi crede nella giustizia. Non lo posso tollerare. Ho pensato anche a questo ragazzo, Ciro, alla sua famiglia, all’ennesima tragedia in nome di una partita”.

“Ho voglia di libertà, desiderio di felicità e soprattutto di sicurezza, ma tutto questo l’Italia non me lo permette più. Qui tutto peggiora di giorno in giorno e non vorrei far crescere i miei figli in un ambiente del genere: io sogno un posto dove le regole vengano rispettate”.