Pagelle Juventus
Editoriale Milan – Per 48 ore pensiamo al Derby, ma i risultati non contano!
Published
11 anni agoon
By
RedazioneDerby, -2. Ormai ci siamo quasi, la partita più attesa della stagione è alle porte e tutto il resto non conta più. Per le prossime 48 ore possiamo mandare in soffitta le mille polemiche che circondano il Milan e pensare solo alla stracittadina di domenica. Poi però tutto tornerà come prima, anche in caso di vittoria.
Ormai lo abbiamo capito, i risultati non contano più: Clarence Seedorf ha un piede e mezzo fuori dal club, indipendentemente da punti, gol e gioco. Gli avvenimenti della settimana non hanno fatto che confermare quanto vado dicendo da tempo. L’intervista non autorizzata di Clarence ha irritato non poco Galliani, costretto però a trattenersi in virtù delle parole “gentili” dell’olandese nei suoi confronti. Che senso ha indire una pseudo conferenza per parlare bene del “nemico”? Ce l’ha, ce l’ha eccome perché il messaggio di Seedorf era rivolto più che altro ai tifosi. Come a dire “io non ho nessun problema e non voglio fare la guerra”. Avrebbe però potuto rilasciare le stesse dichiarazioni la sera prima, subito dopo la partita di Roma, in uno spazio e tempo autorizzato dal club. Invece no, per ribadire a tutti che lui si sente speciale, punto e basta. Atteggiamento che non piace affatto a Galliani, a Tassotti, a tre quarti di squadra (quella che lui manderebbe via dall’oggi al domani), forse nemmeno più a Berlusconi, suo grande sponsor da tempo immemore. I tifosi però sono con lui e questo non è un particolare da poco.
La gente si chiede perché un tecnico capace di far 29 punti in 16 giornate (meglio di lui solo Conte e Garcia), oltre che di mettere alle corde per 90 minuti l’Atletico Madrid finalista di Champions e probabile vincitore della Liga, debba essere messo in discussione a prescindere. Clarence lo ha capito ed è proprio su questo sottile aspetto che si sta giocando le sue carte. Difficile che l’umore della piazza possa salvarlo, tanto più ora che Berlusconi è in altre faccende affaccendato, ma chiudere la stagione con 9 punti renderebbe quantomeno più complicato il lavoro sporco di Galliani. Il silenzio dell’ad non è affatto sinonimo di tranquillità, ma anzi vuol dire che qualcosa di grosso bolle in pentola. Per alcuni è solo la quiete prima della tempesta, che si scatenerà a campionato concluso. Seedorf infatti ha un contratto da 2,5 milioni netti a stagione fino al 2016 (circa 10 milioni lordi) e non rinuncerà a un centesimo di quanto gli spetta. Un bel problema per Galliani, che alla liquidazione dovrebbe poi aggiungere il contratto per il nuovo allenatore (sarà Inzaghi, ma chiaramente il suo stipendio verrà alzato). Ecco perché nell’aria volano parole come “giusta causa”, “dossier” e “risoluzione unilaterale”. Vedremo, di certo il colloquio tra i due di lunedì scorso non ha rasserenato i rapporti (l’ad avrebbe dato indicazioni precise per la formazione di domenica). Insomma, siamo ben lontani dalla conclusione di un teatrino a tinte rossonere. Meno male che c’è il derby, e che per 48 ore penseremo solo a quello!
Federico Bertone
You may like
Dal Newton Heath al Manchester Utd: quando i Red Devils non erano diavoli e neppure rossi
Quella volta che… Sylvester Stallone parò un rigore alla Germania
FOTO – Il Bayern vince ancora, ma a festeggiare non c’è proprio nessuno…
VIDEO – Ricordate Diego Forlan? Gioca e segna ancora, ma nella Serie B giapponese!
18 gennaio 1953, quella volta che Amadei al 90′ fece esplodere il Vomero e piangere la ‘Signora’
Storia dell’autogol: i pionieri, i più grandi “autogoleador”