Pagelle Juventus
Editoriale – La lezione di Carletto
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11 anni agoon
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RedazioneC’è un po’ d’Italia nel Real che spazza via il Bayern campione d’Europa in carica e conquista la finale di Champions. Ci sarà un italiano a giocarsi la coppa dalle grandi orecchie il 24 maggio a Lisbona. Un maestro italiano che questa sera ha impartito una lectio magistralis che non ammette repliche al demiurgo del Tiki Taka, Pep Guardiola, oggi non più sulla panchina del Barcellona dei fenomeni Messi e Iniesta, ma su quella non certo meno prestigiosa di un Bayern che nella passata stagione aveva vinto tutto.
La lezione di Carletto è potente nella sua semplicità e immediatezza, quasi irriverente: non c’è bisogno di entrare in porta col pallone al termine di una serie infinita di passaggi per dare spettacolo e ottenere risultati. Il Real gioca facile, ma non per questo gioca meno bene del Bayern di Guardiola. La squadra di Ancelotti non perde tempo a specchiarsi, a bearsi della propria bellezza, è pratica, efficace, a tratti forse anche cinica.
I numeri parlano chiaro e quasi sempre dicono la verità: 3 gol su 4 da palla inattiva. La differenza tra le due squadre sta tutta qui. Una ha colpito quando doveva e poteva, capitalizzando al massimo le occasioni, l’altra invece a furia di far girare il pallone, ha finito per farsi venire i giramenti di testa. E così, la manovra dei tedeschi è risultata sterile come dopo una vasectomia. È questa la lezione di Carletto: il Tiki Taka è vintage, Old Fashion stuff.
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