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Editoriale – Il Milan e il giallo derby. Quando storia e passione vincono sul marketing
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11 anni agoon
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RedazioneSi è scatenato nelle scorse ore un giallo Milan sul derby. E l’argomento del contendere è stato proprio un colore – il giallo – che poco si sposa alla storia ultracentenaria della stracittadina milanese.
Il Diavolo infatti intendeva presentare la nuova terza maglia (ispirata a quella del Brasile) proprio nella sfida contro i cugini del 4 maggio prossimo. Apriti cielo. I tifosi rossoneri (che tali vogliono continuare a ritenersi) hanno manifestato tutto il proprio dissenso su internet, trovando il sostegno della controparte nerazzurra, che a livello cromatico non intendeva rinunciare ad affrontare gli avversari cittadini con la tenuta storica.
Da qui il dietrofront di Barbara Berlusconi, che rimette la passione davanti al marketing. Ci sarà tempo per vedere il Milan in verdeoro: contro l’Inter è giusto rimanere rossonero.
E’ solo l’ultimo passo di una tendenza che ultimamente ha visto molti club (non solo quelli più blasonati) abbandonare sempre più di frequente i colori sociali in onore a sponsor, richieste delle televisioni e anche sfizi delle dirigenze: c’è stato il Chievo che ha giocato con una maglia che ricordava i colori dei New York Yankees e l’Inter in rosso che ha fatto storcere più di un naso e ottenuto sul campo risultati tutt’altro che lusinghieri.
In rosso è scesa in campo anche l’Atalanta contro la Juventus a dicembre (indimenticabile la tenuta rosastellata della Signora delle passate stagioni). E proprio l’Atalanta è stata criticata per la maglia giallonera che sarebbe dovuta essere la divisa di trasferta di questa stagione, ma che è stata usata sempre meno nelle ultime settimane. E il web si è scatenato a inizio campionato quando al San Paolo si sono affrontate Napoli e Atalanta. “Rambo contro l’ape maia”, ha scritto qualcuno, sottolinenando anche la tenuta camouflage dei partenopei.
Che quest’anno si sono sbizzarriti: in Europa hanno giocato spesso e volentieri in gialloazzurro e, oltre alla criticata divisa mimetica, ne hanno preparata una mimetica con inserti azzurri e gialli che però non ha ancora visto il campo: pare che numeri e nomi dei giocatori fossero indistinguibili.
Non finisce qui: abbiamo visto la Fiorentina in argento, il Bologna in varie gradazioni di verde e celeste, la Roma in verdone, l’Udinese in arancio e il Torino in grigio e in un bizzarro celeste-granata. Una vera e propria esplosione cromatica. Alla quale i tifosi hanno voluto dire basta, almeno per il derby.
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