EDITORIALE – E’ una Champions grandi firme in panchina: via alle danze!

Guardiola, Ancelotti, Mourinho, Simeone. Le semifinali di Champions sono al via, e l’Europa calcistica freme. Mai come quest’anno c’è tanto blasone e prestigio in panchina: Guardiola, Ancelotti e Mourinho, con due Champions League vinte a testa, puntano ad eguagliare il record di Paisley: sono tecnici vincenti, abituati ad ottenere il massimo dalle loro squadre e a sfruttare ogni situazione favorevole.

Pep in un solo anno ha riforgiato il già straordinario Bayern Monaco: nonostante il calo delle ultime settimane la squadra bavarese è sembrata un carro armato inarrestabile, un mix tra tiki-taka e concretezza. Ancelotti è riuscito a gestire una batteria di stelle senza eguali in Europa: dopo le critiche in avvio di stagione per l’acquisto di Bale e la cessione di Ozil, lentamente Carletto è riuscito a penetrare i cuori degli esigenti tifosi blancos, e ora la Decima non sembra più un sogno così irrealizzabile. Trionfale invece il ritorno di José Mourinho al Chelsea: lo Special One ha compattato una squadra certo non di primissimo piano, portandola di nuovo tra le prime quattro d’Europa.

E poi c’è Simeone, il “novellino” che rischia di metterli nel sacco tutti. L’espressione nella conferenza stampa di lunedì del Cholo era emblematica: una sicurezza nei propri mezzi, una voglia di vincere senza pari. Su il sipario.