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Prandelli fa il punto sull’Italia Mondiale: “Ho in testa 18 convocati”
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11 anni agoon
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RedazioneIn occasione della due giorni di stage a Coverciano, il Commissario tecnico dell‘Italia, Cesare Prandelli, ha fatto il punto sulla Nazionale azzurra a pochi mesi dai Mondiali in un’intervista rilasciata al quotidiano ‘Libero’.
“I convocati? Per il momento ne ho in testa 18. – ha rivelato il tecnico di Orzinuovi – Per completare devo prima capire come stanno quei 18 e poi aggiungere gli altri. Bernardeschi? Due anni fa chiamai Verratti e nessuno sapeva chi fosse, ora tutti parlano di Verratti. Bernardeschi è uno dei migliori calciatori italiani. Verratti è nel giro azzurro da due anni, ma si è sempre proposto come vice Pirlo nel club”.
Il Ct ha quindi voluto fare un chiarimento sui due grandi vecchi Francesco Totti e Luca Toni, che non sono stati chiamati per gli stage. “Per Francesco bisogna avere massimo rispetto, quindi non entro nel particolare. Luca lo conosco benissimo, il suo campionato è straordinario”.
Ancora su altri nomi: “Scuffet? Il ragazzo ha bruciato le tappe, se è qui è perché ha prospettive. Gilardino e Giaccherini? Tutti quelli che sono qui hanno chance, certo Emanuele quest’anno ha avuto qualche difficoltà. Cassano? Mi sono confrontato con Donadoni, il ragazzo ha avuto una continuità di rendimento e comportamento molto buona”.
La grande novità degli stage è stata la prima convocazione dell’oriundo Romulo, e il ricorso sempre più frequente agli oriundi sta facendo discutere: “I giocatori italiani in serie A rappresentano solo il 40% e andrà sempre peggio. – ha spiegato Prandelli – Le altre Nazionali non si fanno problemi, perché noi sì? Jonathan? Per portarlo in Nazionale ci vogliono sette mesi per avere un documento, non è la stessa situazione di Romulo. E poi lui non ha detto di volere solo l’Italia. Icardi? Siamo andati da lui tre anni fa e ci ha detto no, grazie. Legittimo da parte sua”.
Infine alcune precisazioni sul suo contratto: “Si parla di 1,7 milioni? Io non ho ancora firmato niente, anzi, mi auguro di prendere di più. In ogni caso sono tra i ct che prendono meno a livello europeo. La firma arriva prima del risultato sportivo? Questa è una prova che abbiamo lavorato bene e che il nostro percorso può continuare a prescindere da quel che accadrà”.
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