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PAGELLE – Torino-Genoa 2-1: Immobile e Cerci ribaltano Gilardino al 93′!
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11 anni agoon
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RedazioneLa strana sfida nella sfida dell’Olimpico: Ventura, genovese di estrazione sampdoriana, contro Gasperini, torinese di derivazione juventina. Primo tempo divertente solo a sprazzi, l’imprecisione di Cerci, Immobile e Bertolacci àncora il primo tempo su uno scialbo 0-0: poi la gara si sblocca in un finale unico! Gilardino segna all’85’, sei minuti dopo due missili all’incrocio di Immobile e Cerci!
Torino, 3-5-2
Padelli: pochi grattacapi nel primo tempo, la ripresa inizia con mezzo infarto ai tifosi granata quando esce (senza chiamare palla) con Glick che per poco realizza l’autogol. Bravo a rimediare in tuffo. Voto 6
Bovo: ex genoano che ha lasciato Genova con un autogol in un derby. Da quella notte thriller è cambiato radicalmente. Positivo. Voto 6
Glik: il Genoa non combina nulla per merito suo. Allora emerge uno stucchevole spirito autolesionista che lo porta a un folle retropassaggio di testa verso il portiere fuori dai pali. Rischio enorme. Voto 6
Moretti: quattro anni al Genoa non si dimenticano facilmente, in particolare se sei uno dei pochi a venir applaudito quando ritrovi il Grifone. Da difensore centrale sta vivendo un seconda giovinezza sportiva, lui che proprio un giovanotto non è più. Voto 6
Maksimovic: giornata tosta per l’esterno destro del Toro. Su quella fascia spinge con insistenza Antonelli, lui lo tampona bene, anche con le cattive: potrebbe fare di più. Voto 5,5
Basha: lui c’è sempre, con la gamba o col fisico non fa mancare mai la sua presenza. Esce per una storta alla caviglia. Voto 6 (dal 12’ del 2t Gazzi: uno dei fedelissimi di Ventura, mancino che agisce nella posizione più consona. Ordinato. Voto 6)
El Kaddouri: il pressing di Antonelli gli fa male, tocca pochi palloni. Assente ingiustificato in un primo tempo avaro di emozioni. Voto 5
Vives: tanti anni da onesto mediano di Serie B, a trentaquattro anni arriva la grande consacrazione in Serie A. Ventura gli affida il volante del Toro e lui lo guida con buoni lanci verticale a innescare le discese di Cerci. Voto 6 (dal 43′ del 27 Meggiorini: giusto in tempo per vedere dal vivo la rimonta. sv)
Vesovic: talento di Podgorica arrivato dalla storica Stella Rossa di Belgrado, sarebbe un terzino puro ma per i tanti infortuni ai laterali granata è costretto ad avanzare il suo raggio d’azione. Spaesato nei primi minuti, col passare del tempo s’ambienta. Voto 5,5 (dal 45′ del 2t Barreto: entra nella mischia e partecipa alla festa. sv)
Cerci: i dodici gol e nove assist stagionali gli hanno consentito di guadagnarsi l’appetibilità internazionale (all’Olimpico era presente un osservatore dell’Atletico Madrid). Prima Perin gli nega il gol, poi si riscatta al 93′ con una magia da fuori area. Incrocio. Voto 7,5
Immobile: è il capocannoniere del torneo (in coabitazione con Tevez) e assieme al compagno di reparto è stato convocato dal ct Prandelli per gli stage in vista del Mondiale di luglio. Riacciuffa il risultato con uno splendido tiro a giro che Perin sfiora appena. Voto 7,5
All. Ventura: dopo il primo tempo discutibile di Catania, il tecnico genovese ha dato una scossa all’ambiente. Purtroppo le tante defezioni non lo mettono in condizione di schierare la migliore formazione. Fa quel che può, comse sempre alla grande. Voto 6,5
Genoa, 3-4-1-2
Perin: attento nel diagonale di Cerci al 22’, si stende e con la mano aperta copre il secondo palo. Non può nulla sulle reti, entrambe dirette all’incrocio. Voto 6
Burdisso: proprio ieri ha spento le trentatré candeline sulla torta. L’argentino che vuole convincere il ct Sabella ha tenuto alto la retroguardia per mandare in fuorigioco i centravanti granata. Voto 6
De Maio: Immobile è un brutto cliente che quando ti punta palla al piede fa male. L’ex bresciano non sottilizza fra caviglia o palla. Cresce in sicurezza smistando tanti palloni. Voto 6
Marchese: praticamente Gasperini gli chiede di marcare a uomo Cerci. Da ex terzino la gamba e l’elasticità muscolare non gli manca: eccellente in una diagonale che interrompe l’ultimo passaggio di Immobile verso un Cerci lanciato verso la porta. Voto 6,5
Motta: col Milan è apparso tonico e pimpante, è andato in gol (poi attribuito ad Abbiati) e ne ha sfiorato un altro. Oggi conferma questo momento di fiducia iniziando in maniera frizzante per poi affievolirsi in spinta. Voto 5,5 (dal 24’ del 2t Antonini: torna a masticare l’erba dopo un lungo infortunio. Recupero importante per il Genoa, ancora lontano dalla forma fisica accettabile. Voto 5,5)
Sturaro: grande corsa e tanto fiato per recuperare mille palloni. Peccato che ogni tanto si dimentichi di passarla e, così, il Genoa subisce pericolose ripartenze. Realizza l’assist per la rete di Gila. Voto 6
De Ceglie: il tecnico rossoblù lo sta provando in tutti i ruoli (terzino, esterno alto, di centrocampo e mezz’ala sinistra), si arrabatta, lotta e perde palle. Il rendimento mediocre è figlio dell’inattività ai tempi della Juventus. Voto 5 (dal 28’ del 2t Gilardino: con lui il Genoa può anche sfruttare le palle alte. Alle statistiche una. Un gol. Implacabile. Voto 7)
Antonelli: grandi compiti per il capitano, in fase di possesso palla deve allargarsi e spingere. Nell’altra fase, quella d’interdizione, deve stringere e andare in copertura su El Kaddouri. Diligente. Voto 6,5
Bertolacci: pure lui convocato negli stage del 14-15 aprile a Coverciano. Con l’assenza di Matuzalem gioca come volante del Genoa: parte dietro le punte per poi andare in copertura su Vives in fase di non possesso. Rischia un’ingenua espulsione per fallo di mano nella seconda parte della ripresa. Voto 6
Fetfatzidis: il greco lotta per emergere fra i centro esterni in rosa, sortisce effetti più lesivi quando entra a gara in corsa. Timido, poco graffiante e fuori dal gioco. Voto 4,5 (dal 16’ del 2t Konatè: più fisico in corsa e palle alte, meno imprevedibilità sul fronte d’attacco. Voto 5)
Calaiò: nel primo tempo non gli capitano palloni giocabili, Gasperini lo inverte di zona facendolo agire sul centrodestra ma le cose non cambiano. Avulso. Voto 5
All. Gasperini: sfoggia un inedito pizzetto e una formazione iniziale come sempre elastica, camaleontica nell’interpretazione dei ruoli. S’infuria con Fetfatzidis perché non partecipa alla fase difensiva: manda in campo tre punte che per qualche minuti gli fanno coccolare l’idea dei tre punti. Voto 5,5
Arbitro, sig. Mariani (sez. Aprilia): direzione di gara tranquilla, stempra gli animi bollenti col cartellino giallo dando sempre l’impressione d’avere la gara in pugno. Voto 6,5