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Editoriale – Juve, anvedi come balla Nando
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11 anni agoon
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RedazioneA volte si cade nell’errore di giudicare una prestazione solo dal tabellino. A volte capita di aggiungere voti ai giudizi solo per i gol realizzati. A volte succede che dormicchi per tutta la gara, poi segni e diventi un eroe. A volte, però, è anche normale che sia così, soprattutto se sei decisivo. In ogni caso, la partita di Llorente resta ottima al di là dei gol realizzati.
Lo spagnolo quest’anno ha dato alla Juve molto di più di una semplice alternativa in attacco, l’ha semplicemente ribaltata: la squadra sapeva giocare solo in un modo, col fraseggio fitto, affidandosi a Pirlo e cercando gli scambi in avanti o lo sfondamento sulle fasce. Con lui in campo Conte può variare il tema tattico, alternando il gioco corto al calcio lungo a scavalcare il primo pressing avversario per lanciare il contropiede.
E’ questo il ruolo fondamentale di Llorente, che si muove da pivot navigato, difende palla e serve l’inserimento di Tevez, Lichsteiner o Marchisio: il navarro è unico e fondamentale. Per questo, quando negli ultimi tempi ha inevitabilmente perso brillantezza, la Juve ha sofferto più del solito a scardinare le difese avversarie, che l’hanno studiata e la rendono prevedibile con un pressing alto e una marcatura personalizzata su Pirlo. Se ritrova Llorente come apriscatola, però, allora tutto diventa più semplice…
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