Pagelle Juventus
Editoriale – Da Osvaldo a Icardi fino a Balotelli: il calcio al tempo di twitter
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11 anni agoon
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RedazioneIl precursore del calciatore che sbotta, nell’immaginario collettivo del Belpaese, è Giorgio Chinaglia. L’indimenticato bomber della Lazio, sostituito da Ferruccio Valcareggi nel corso di Italia-Haiti ai Mondiali del 1974, dedicò al ct un gestaccio di cui ancora si parla. Poi nel corso degli anni saltuariamente capitò che le telecamere cogliessero qualche labiale di scoramento da questo a quel campione (celeberrimo il “Questo è matto” di Roberto Baggio a Sacchi a Usa ’94, fece discutere anche un “Bastardo” di Nicola Amoruso ad Ancelotti dopo un gol segnato). Ma erano casi isolati. Per il resto le dichiarazioni dei calciatori si sono quasi sempre rivelate simili a un nastro già scritto. Con rare eccezioni. Anche Christian Vieri fece parlare di sé dichiarando di essere “meglio di tutti voi” ai giornalisti presenti in una conferenza stampa della Nazionale. Merce rara.
Poi è esploso twitter, l’equivalente del Vaso di Pandora per l’ultima generazione. E i campioni sono usciti dai loro schemi precostituiti, dando spesso un titolo o un argomento di discussione non tanto per quanto dichiarato davanti alle telecamere, ma per i loro pensieri espressi sulle pagine del social network che attualmente va per la maggiore.
Gli ultimi due sono stati Pablo Osvaldo e Leonardo Bonucci, protagonisti a vario titolo di Lione-Juventus. Il difensore, che ha deciso la sfida allo stade de Gerland si è rivolto ai critici: “Sciacquatevi la bocca!!!”, il centravanti ha risposto alle critiche e “zittito i gufi”. Ma, in questo caso, gli esempi si sprecano.
Si va da Pepe Reina, che ama parlare in dialetto napoletano sul web e non disdegna critiche arbitrali, a Pepito Rossi, uno dei più accaniti ‘cinguettatori’ del panorama italiano: frequenti i suoi aggiornamenti sulle proprie condizioni fisiche e le esortazioni ai compagni della Fiorentina.
Nota anche l’epopea di Fredy Guarin, che alterna fotografie dell’Inter a altre con la maglia della Colombia come una sorta di borsino del suo umore in casa nerazzurra. E non si può non parlare della frontiera abbattuta da Mauro Icardi, che ha scritto una delle prime telenovelas calciatore-soubrette proprio sulle pagine dei social network (facendosi anche mandare a quel paese dal collega del Catania Bergessio). Il ‘Toro’ di Cordoba, tra l’altro, ha scritto una bella pagina di fair play proprio su twitter: qui è stato scritto il chiarimento con Giorgio Chiellini (altro habitué del mondo social, che usa soprattutto per cercare suoi sosia nei campi di tutto il mondo) dopo uno scontro con il difensore juventino che gli aveva causato un lungo stop.
Qualche pagina edificante, tante polemiche. Una è quella di cui è stato protagonista Riccardo Meggiorini. L’attaccante del Torino parlò di “dodicesimo uomo in campo” per la Juve “appunto, in campo, perché mica sono i tifosi”. Tale fu il vespaio che ne scaturì che il granata si cancellò dal social network. E l’acerrima rivalità sull’asse Juve-Fiorentina fu alimentata da un post pubblicato proprio dal club bianconero, che parlò di “pranzo domenicale” prima di una cena fissata per il successivo giovedì di coppa. E Carolina Marcialis, moglie di Antonio Cassano, ama canzonare l’ex squadra di ‘FantAntonio’, il Milan, in corrispondenza con i successi del marito. Apriti cielo.
Il re di twitter rimane però Mario Balotelli. ‘SuperMario’ non disdegna esternazioni sul web, che spesso è costretto a rimangiarsi, ma che costituiscono la vera cartina al tornasole del suo status in rossonero. E che permettono di togliere quel velo di ipocrisia che in molteplici casi ammanta il mondo del calcio, i cui segreti spesso ricordano quelli di Pulcinella.
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