Il pallone non regala la felicità: un quarto dei giocatori è depresso

“Come spiegherei ad un bambino che cos’è la felicità? Non glielo spiegherei, gli darei un pallone per farlo giocare”, disse lo scrittore uruguaiano Eduardo Galeano.

Ma giocare a calcio oggi non basta. No bastano neanche gli ingaggi d’oro, le feste e le veline. Secondo uno studio presentato dal sindacato mondiale dei calciatori FIFPro infatti, il 26% dei giocatori professionisti soffre di depressione o ansia, forme che salgono al 39% tra gli ex calciatori.

 

La ricerca, che ha coinvolto 180 giocatori in attività, il 60% dei quali fa parte di campionati di alto livello, ha evidenziato problemi con l’alcol nel 19% del campione, mancanza di autostima nel 3% dei casi, mentre il 5% dei calciatori ha mostrato segni di esaurimento, il 10% in forma grave. Tanti i calciatori che in passato sono rimaste vittime di depressione, tra queste le vittime della “saudade” Adriano e Ronaldo, ma anche Buffon, Emerson, Gascoigne, Iniesta, Pessotto.