Caccia al biglietto per Brasile 2014

Mancano poco più di due mesi all’evento dell’anno, ovvero il Mondiale brasiliano, ed i biglietti per la manifestazione più attesa e seguita del globo sono letteralmente andati a ruba. E non stiamo parlando di qualche centinaio di migliaia, bensì di 2,5 milioni. Come ben noto, in Brasile il calcio è una fede e la repentina vendita di una tale quantità di tagliandi ha palesato quanto l’evento sia atteso. La seconda emissione (conclusasi da qualche giorno) è andata vicina a registrare il sold out: dei 345 mila posti disponibili, ne sono stati acquistati 302 mila. Com’era preventivabile il maggior numero di richieste è arrivato dal Brasile (65%), la parte restante è stata aggiudicata da fans di ogni parte del mondo.



Ma non è ancora finita: dal 18 aprile ai primi di maggio, altri 540 mila tagliandi saranno messi in vendita. Oltre ai ticket point presenti in tutte le città che ospiteranno partite della rassegna iridata, tutti potranno candidarsi per assistere, ad una o varie partite del Mondiale, tramite la piattaforma online del sito ufficiale della FIFA. Il capo della sezione marketing, Thierry Weil, ha mostrato tutto il suo entusiasmo per l’enorme interesse suscitato, dichiarando che Brasile 2014 sarà una manifestazione indimenticabile.



Non possiamo che essere d’accordo: il sorteggio metterà di fronte già dal primo turno le migliori Nazionali. Basta pensare al gruppo B, con la riedizione della finale 2010: Spagna-Olanda sarà la partita d’apertura. Oppure il girone G dove ci sarà da gustare Germania-Portogallo (presenti anche Ghana e Stati Uniti). Sfide fin da subito equilibrate come mostrano le quote per puntare sul Mondiale 2014. Il girone dell’Italia è uno dei più complicati, e sarà anche il primo nella storia a vedere impegnate tre squadre Campioni del Mondo.



Tralasciando la Costa Rica che dovrebbe essere la cenerentola del girone, la formazione di Prandelli dovrà conquistarsi la qualificazione contro Uruguay e Inghilterra. Nel paese sudamericano ultimamente non tira una bella aria: il presidente uruguayano avrebbe indotto alle dimissioni il capo della federcalcio. Se la FIFA (che sta verificando l’accaduto) appurasse il fatto, l’esclusione dell’Uruguay sarebbe automatica (decisione comunque improbabile). L’altra avversaria che incroceremo sarà l’Inghilterra, guidata da Hodgson. Le parole del coach inglese confermano l’idea consolidata: il Gruppo D non è il modo più facile per iniziare. L’ex allenatore della Svizzera (al Mondiale 1994) riconosce come l’attesa da parte dei propri fans sia enorme, ed è conscio delle difficoltà climatiche che lo aspettano in Brasile.