Milan, Seedorf: “Non cerco colpevoli, giusto sentire anche i tifosi. Io poco umile? Non mi pare…”

Clarence Seedorf ha commentato così la contestazione dei tifosi che ha accolto il Milan all’inizio e alla fine della gara contro il Parma, persa per 4-2 a San Siro: “Siamo in una situazione delicata, abbiamo incontrato i tifosi in maniera pacifica: loro, come noi del resto, vogliono il bene del Milan e volevano espriemere la sofferenza che li attanaglia da due anni. Abbiamo assicurato loro che c’è grande rispetto per la maglia. Sentire i tifosi talvolta aiuta per capire le loro posizione e dare il massimo sul campo“.



Sulla partita: “E’ stata una gara particolari, con episodi che l’hanno segnata profondamente come il rigore e l’espulsione di Abbiati. Poi avevamo ripreso la partita in mano, ma non siamo riusciti a mantenere il risultato. L’impegno e la prestazione ci sono sempre, mancano solo i risultati che nel calcio sono molto. Credo che i ragazzi abbiano dato tutto in campo, provando a recuperare una gara cominciata malissimo e in maniera complicata”.



Su Montolivo trequartista: “Si è impegnato tantissimo, ma non posso dare un giudizio perchè dopo appena 6′ ho dovuto cambiare tutto a causa dell’espulsione”.



Sulla rosa del Milan forse inadeguata: “Ci sono tanti aspetti da valutare, io difendo questi colori insieme ai ragazzi e la società. Non cerco i colpevoli e predico solo il lavoro per far girare le cose, senza guardare a chi ha sbagliato adesso o prima di me. E’ un momento in cui paghiamo caro tutti gli errori, dobbiamo migliorare e solo lavorando potremo uscirne. Ora l’obiettivo è dare il massimo fino a fine stagione e poi costruire una squadra vincente“.



Sulla sua presunta mancanza di umiltà: “Devo accettare le critiche, la mia umiltà è il lavoro che faccio tutti i giorni sul campo. Credo di essere obiettivo, ma ho una strada lunga nella carriera di allenatore, anche se ho un’esperienza di oltre 20 anni nel calcio. Accetto le opinioni di tutti, ma spero solo che siano obiettive“.