Pagelle Juventus
Editoriale – Non era tutta colpa di Max…
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11 anni agoon
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RedazioneE’ vero, è ancora presto per dare giudizi, specie definitivi. Eppure qualche dato, dall’esperienza del Seedorf allenatore, è più che lecito analizzarlo. E i numeri, impietosi come sempre, raccontano di quattro vittorie, un pareggio e tre sconfitte per il Milan nelle otto partite giocate in “salsa oranje”. Decisamente pochino, specie se si entra nel dettaglio: 8 reti fatte e 8 subite, una media pari a zero. Senza contare che, delle quattro vittorie ottenute, ben tre sono state ‘di misura’ contro squadre non certo impossibili come Verona, Cagliari e Bologna.
Insomma, non certo un rullino di marcia impressionante, specie se si agiungono le due sconfitte di Coppa, contro l’Udinese in Coppa Italia e contro l’Atletico in Champions League. Il Milan di Seedorf, per dirla tutta, è la diretta discendenza del MIlan di Allegri: una squadra povera di idee, con una condizione fisica incredibilmente precaria e con amnesie difesnsive che rasentano l’imbarazzante. Per la serie, non sempre il cambio in panchina porta i frutti sperati, basti pensare che, con Allegri in panchina, dopo le prime otto giornate il Milan aveva ottenuto tre vittorie, due pareggi e tre sconfitte. Una media molto simile a quella ottenuta da Clarence. Con l’aggravante che il livornese aveva griffato la qualificazione in Champions e aveva portato anche il Milan ai quarti di Coppa Italia, considerata come l’ultima spiaggia per centrare una qualificazione europea ormai definitivamente compromessa.
In sintesi, il cambio di passo non c’è stato: invertendo i fattori, il risultato finale non cambia. Resta solo la certezza che la stagione in corso è uno dei punti più bassi dei ventisette anni di gestione Berlusconi, e questa nota di demerito va, per il momento, divisa equamente tra entrambi gli allenatori. Non resta quindi altro da fare che dare tempo al tempo, e a Clarence, ça va sans dire. Ma non si dica, arrivati a questo punto, che era tutta colpa di Max…
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