Pagelle Juventus
Editoriale – L’Italia è di un’altra categoria
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11 anni agoon
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RedazioneLa Spagna non è Campione del Mondo e d’Europa (bis) per nulla, quindi ci sta anche di soffrire, essere costretti sulla difensiva e cercare sporadiche soluzioni offensive nelle poche occasioni che un avversario così forte ti concede. Tutto vero, ma si può e si deve farlo con maggiore dignità.
Quest’Italia non è inferiore alla Spagna, è semplicemente di un’altra categoria. E, attenzione, come già dicevamo, la Spagna è una grandissima squadra, ma più che i meriti delle Furie Rosse mai come questa volta è doveroso sottolineare i nostri limiti: mai in partita, sempre in ritardo, troppo precipitosi e incapaci non solo di contenere le folate avversarie, ma anche di fare tre passaggi di fila. E questo, per chi si prefissava l’obiettivo di cambiare una mentalità sparagnina in una più propositiva, è una sconfitta ancor più cocente.
Prandelli ha parlato di una differenza di forma quasi imbarazzante e forse non ha neanche tutti i torti: mentre loro correvano (e facevano correre la palla) noi passeggiavamo erranti per il campo, senza mai trovare le misure né le contromisure. Ma mentre Del Bosque inseriva David Silva e Jesus Navas, Prandelli rispondeva con Giaccherini e avanzava Montolivo. Per intenderci, uno dei giocatori a cui noi affidiamo le nostre speranze, quello che dovrebbe aggiungere qualità e tecnica alla nostra manovra (Montolivo appunto) nella Spagna non sarebbe nemmeno convocato. E’ la differenza qualitativa, più che la condizione fisica, ad essere imbarazzante.
Ma non è solo una questione di centrocampo, perché se in mezzo non ridiamo, sulle fasce viene quasi da piangere: Maggio e Criscito sono durati 45′ nei quali sono stati due dei peggiori in campo e nel secondo non è che Abate e De Sciglio siano riusciti a fare molto meglio; se Cerci qualche allungo lo ha anche provato, il primo (e unico) tempo della partita di Candreva è stato praticamente inguardabile. Prandelli ha detto che c’è molto da lavorare dal punto di vista fisico per riuscire a dare alla squadra quell’intensità necessaria per farle fare il gioco desiderato, ma se questi sono gli uomini che ha a disposizione (e considerato che questa era l’ultima amichevole prima delle convocazioni, così è se vi pare) non si può certamente essere ottimisti.
Non resta che consolarci con l’ottima prestazione di Paletta, ma anche questo dà l’idea di come siamo ridotti…
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