Pagelle Juventus
Editoriale Juventus – Con un piccolo aiuto di tutti
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11 anni agoon
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RedazioneNel 1967 i Beatles uscirono allo scoperto con una ballata in Mi maggiore fatta apposta per il timido Ringo Starr, “With a little help from my friends”, con un piccolo aiuto dei miei amici. Quasi cinquant’anni dopo chi mai avrebbe detto che questo brano, inneggiante all’amicizia come mezzo di risoluzione dei problemi della vita, sarebbe tornato utile per la Juventus? Un rullo compressore, uno schiacciasassi, probabilmente il migliore congegno lo pesca Clarence Seedorf dal mare delle metafore: “Chi li può fermare? Solo un carrarmato”. Figura stridente col pacifismo profuso dai ragazzi di Liverpool ma che fotografa al meglio la creatura cingolata di Antonio Conte: una marcia unica, senza eguali e migliore di due punti rispetto a quella tostissima di Capello del 2005. Stessa tempra, stesso carattere: Conte meglio di Don Fabio, la Puglia batte il Friuli in un fantasioso mismatch nostrano che porteremo avanti fino a quando l’attuale allenatore bianconero non convincerà anche in Europa.
Milan-Juventus non è mai una partita scontata nonostante in classifica esista un solco di oltre trenta punti che mai nella storia si era tracciato: fra i rossoneri sono scesi in campo undici veri uomini capaci di restringere, a tratti azzerare, la forbice di qualità attraverso un gioco organizzato ma al momento troppo dispendioso. Giusti i raddoppi di marcatura, giusto accettare il due contro due dietro per creare superiorità in attacco, giusto stoppare i fulcri del gioco Pirlo e Bonucci con Poli (finché ha potuto…) falso trequartista e il movimento di Pazzini sul meno marcatore dei tre bianconeri. Giusto tutto, però la gara dura novanta minuti: quanta rabbia possa fare un gol subito nel proprio miglior momento lo sa solo Seedorf, allenatore intelligente che ha sfruttato tutta la settimana per curare ogni dettaglio. Non è bastata un’ottima prova perché davanti c’era una squadra che come tutte le grandi ha colpito alla prima (forse seconda) occasione.
Gli equilibri si sono rotti definitivamente quando Poli ha lasciato il campo dopo il violentissimo testa a testa con Caceres, una botta al lobo temporale del cranio che ha fatto temere il peggio: per fortuna niente di grave, solo un gran bernoccolo e tanta paura. Da quel momento Pirlo ha avuto a disposizione ampie zone di campo amministrate con destrezza siccome il baby Saponara non ha saputo emulare il proprio compagno di reparto; Robinho poteva alleggerire la serata del Meazza ma la traversa è stata un giudice d’ultima istanza. Fortuna, ci vuole anche quella nelle vittorie. Dove non ci è arrivato Buffon ci ha messo una pezza Bonucci, dove non giocava Pogba si è mosso Marchisio, dove non segnava Lichtsteiner ci hanno pensato Llorente e Tevez con un missile imprendibile visibile in tutta la sua bellezza solo dopo tre replay. La Juventus vince di gruppo, con l’aiuto di tutti, con un piccolo aiuto dei miei amici.
Alessandro Legnazzi (Twitter: @lusciandru)
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