Pagelle Juventus
Editoriale – La Juve ha il cinismo della “grande”, il Milan una difesa da “piccola”
Published
11 anni agoon
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Redazione
Il gol di Tevez è un pugno nello stomaco di Galliani, che lo aveva praticamente presentato, seppur non ufficialmente, e di tutti i tifosi rossoneri che speravano di aver sbolognato il papero spelacchiato Pato ed erano pronti a godersi le magie dell’argentino. Invece, ironia della sorte, hanno dovuto applaudire una delle sue mirabolanti giocate con indosso la maglia del nemico storico. Ed è pure stata la giocata che ha chiuso la partita.
Una partita che, per inciso, il Milan ha giocato pure bene, soprattutto nel primo tempo, quando ha fatto venire i brividi a Buffon in più di un’occasione. I rossoneri attaccavano e la Juve soffriva, annaspava, non riusciva a ripartire. Lo ha fatto una volta e Abbiati s’è superato. La seconda, però, non ha perdonato. Lo chiamano il cinismo delle grandi, noi preferiamo metterla sulla qualità.
Riguardatelo il primo gol: taglio di Marchisio alle spalle di Rami che buca l’intervento (a proposito di qualità…), appoggio corto per Tevez (ancora lui…) che con un tocco dolcissimo la mette sulla corsa di Lichsteiner, lo svizzero (che pure non è Platini), serve a Llorente un assist solo da spingere in rete. Un’azione da playstation. Quando ve lo sarete gustati in tutte le salse, passate al raddoppio: il fendente di Tevez dalla distanza è tanto potente quanto preciso. La potenza è nulla senza controllo, diceva lo spot. E il calcio è niente se non c’è qualità.
Dopo lo svantaggio il Milan s’è spento definitivamente, colpito nel risultato, ma soprattutto nell’orgoglio e nella convinzione. La squadra di Seedorf da centrocampo in su ha fatto anche una prestazione incoraggiante, ma i problemi in difesa sono gli stessi di sempre. Sul primo gol, come detto, buca Rami, ma anche sul secondo i centrali non escono su Tevez. E dare tutto quello spazio all’argentino è come giocare alla roulette russa. Bang.
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