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Editoriale Ligue 1 – Ranieri ha plasmato una grande squadra
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11 anni agoon
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RedazioneI tempi della retrocessione sono ormai lontanissimi, eppure non sono passati nemmeno tre anni da quel 29 maggio 2011. Sconfitta casalinga con il Lione e retrocessione matematica per la squdra del Principato. Sembrava l’inizio del declino per una squadra che solo qualche anno prima si era giocata la finale di Champions League contro il Porto. E invece, come spesso accade, il colpo di scena era dietro l’angolo.
Passano infatti pochi mesi dal quell’infausto giorno, quando il magnate russo Rybolovlev rileva oltre il 60% delle quote del club del Principato. Vengono annunicati grandi colpi come al solito ed una pronta risalita nella massima divisione. L’obbiettivo non viene raggiunto immediatamente, ma nella scorsa stagione sotto l’attenta guida tecnica di Claudio Ranieri, chiamato a guidare il club nel maggio del 2012. Durante il primo calciomercato sotto la sua guida vengono acquistati, in particolare, il promettentissimo Ocampos dal River Plate per 13 milioni di euro, il difensore Raggi dal Bologna e l’estrosa punta Rivière. La vittoria della Ligue 2 è stata ottenuta con relativa facilità.
Raggiunto il primo obiettivo, la dirigenza russa indicò il successivo traguardo: la conquista immediata di un posto in Champions League, che significa soldi e visibilità internazionale. E arrivarono nuovi investimenti, costosissimi, ma sempre mirati. Serviva una punta di peso ed è stato acquistato Falcao, il miglior centravanti d’area di rigore al mondo. Il centrocampo, reparto più debole della squadra ha visto gli importantissimi arrivi dei mediani Toulalan e Kondogbia, pìù il costruttore di gioco Joao Moutinho. L’esterno di fantasia James Rodriguez è la classica ciliegina sulla torta. Come Ranieri ben sa le, sono importantissime anche le fondamenta e per il reparto arretrato si è puntato sull’esperienza di Ricardo Carvalho ed Abidal, eletto immediatamente capitano della squadra. Tuttavia Ranieri non butta via il lavoro fatto nella passata stagione e riesce a realizzare il difficilissimo mix tra nuovi arrivati e i vecchi che avevano conquistato la promozione, tra star e semisconosciuti, tra giovanissimi e giocatori sul finire di carriera.
Ad oggi i risultati sono stati davvero ottimi. Il secondo posto dietro all’inarrivabile Psg, è saldamente nelle mani del club monegasco: sono ben 9 i punti di vantaggio sul Lilla, che occupa la terza piazza. In Coppa di Francia, complice la clamorosa eliminazione dei parigini, è il Monaco la favorita.
La forza di questa squadra, come visto nell’anticipo del venerdì con la vittoria all’ultimo sul Reims, risiede nella compattezza e nell’unione di intenti del gruppo. Poche squadre avrebbero saputo reggere l’incubo del gravissimo infortunio occorso a Falcao, stella della squadra, ma il Monaco ci sta riuscendo alla grande. Impossibile non dare meriti all’ex-allenatore di Inter e Roma, che da subito ha trovato la quadratura della squadra con scelte azzeccatissime come dare fiducia al portiere Subasic, lanciare il terzino goleador Zurzawa e puntare in avanti su Riviére. L’obbiettivo reale della dirigenza è competere alla pari con il Psg, e nei due scontri diretti, in campionato terminati entrmabi sull’uno a uno, non si è vista una differenza abissale. I risultati stanno arrivando, i giovani crescono bene e i giocatori più esperti rendono alla grande: la strada intrapresa è quella giusta.
Andrea Mastromarchi Twitter: @Mastro__90 on Twitter
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