Editoriale Parma – E fanno 12!

E fanno dodici. Dodici senza sconfitte, record assoluto in serie A, che batte anche quello del Parma di Scala, e quello di Ancelotti, e quello di Malesani e dei venti nazionali, quei Parma dei record in Italia e in Europa, insomma. 

Partendo dalla fine, il poker all’Atalanta, piccolina ma colpita troppo violentemente da un cinismo fortunoso quanto cercato, mostra quanto questo Parma possa fare ed essere. In uno 0-4 vi è poco da analizzare, seppur Mirante un paio di parate le abbia dovute fare, il finale è talmente tondo da attestare uno strapotere assoluto in ogni zona del campo. 

Ma è il dodici senza sconfitte che richiede un’analisi più approfondita. Questo Parma è una squadra costruita, seppur nell’ombra della sola ambizione di salvarsi, per regalare qualcosa di bello e grande ai tifosi nel fatidico anno del centenario. Lo dicono i numeri, l’organico, i “senior”, come Lucarelli, gialloblù da anni che confessa candidamente “mai così forti da quando io sono qui”.

Lo dice l’ostinazione a tenersi i pezzi da novanta, Paletta, Biabiany, Parolo. Lo dicono gli episodi, che non svoltano la stagione, ma qualche partita si: a Bergamo una deviazione ed un’autorete hanno spianato la strada, a Roma, dove la serie avrebbe rischiato di essere interrotta contro una grandissima corazzata, ci ha messo una mano il maltempo.

Lo dice la gara di una settimana fa col Catania, che un’altro Parma, così brutto, avrebbe perso. Ora resta da vedere cosa vorrà dire il campionato, cosa sarà nel posticipo di lunedì contro la Fiorentina, avversaria di rango e diretta concorrente per l’Europa, per dare una dimensione ai sogni gialloblù. 

Perchè a Parma si sa, dignità e tranquillità fanno rima con passione e ambizione. Quelle che potrebbero essere soddisfatte dal regalo più bello per un compleanno indimenticabile.

Francesca Devincenzi