Pazza Inter
Simeone: “Punto a vincere la Liga. Balotelli è un fenomeno…”
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11 anni agoon
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RedazioneDiego Simeone, allenatore dell’Atletico Madrid, prossimo avversario in Champions del Milan, ha rilasciato un’intervista esclusiva alla “Gazzetta dello Sport”. Ecco alcuni estratti delle sue dichiarazioni.
Verso il Milan. “Il mio motto di pensare partita per partita è chiaro: se noi guardassimo al campionato nella sua interezza, capiremmo che competere con Barcellona e Real Madrid sarebbe difficile, se non impossibile. Invece noi dobbiamo andare avanti senza paura: da quanti anni non c’era una squadra in grado di dar del filo da torcere a due club che hanno budget fuori portata? Spesso hanno giocato gli stessi, è vero: ma chi mi garantirebbe che, facendo giocare altri, saremmo lì dove siamo? Ho grande fiducia in tutti, comunque»
Su Seedorf. «Dovrà cercare di formare una squadra, e non è semplice. Tutti prima o poi hanno un giorno in cui iniziano la carriera da allenatore: a volte sembrano anche scelte folli, ma quando poi si ottengono i risultati, siete tutti bravi a dire «eh ma lui ha giocato, si sapeva…». Balotelli? Un fenomeno. Può cambiare la partita da solo, resuscitarla in qualsiasi momento. Mi piace tanto, e io guardo solo a ciò che fa in campo»
Obiettivo Liga. «Se dovessi scegliere, punterei sulla Liga, che è vitale per i tifosi. Quando la mattina uno va al bar, cerca subito in classifica dove si trova la sua squadra. La Champions è magica, affascinante, ma non come vincere il campionato. In più ci troviamo di fronte il Milan, un avversario di tutto rispetto: in Europa si trasformano e in campionato sono già fuori dalla lotta, per cui contro di noi daranno il massimo»
Sull’Inter. «Anche l’Inter sta attraversando un periodo di transizione, ne parlo ogni tanto con Zanetti. Ma non posso tornare: io sto bene all’Atletico, dove stiamo facendo grandi cose. La Lazio? Sono contento che sia tornato Reja, conosce l’ambiente e alla fine porterà la Lazio lontano in classifica. La Serie A è in crescita: ci sono grandi allenatori, molti tattici e coò ti costringe a pensare. Anche la Nazionale gioca un calcio diverso: e i risultati si vedono»