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Editoriale Sochi – Kostner, Zoeggler: orgoglio trentino
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11 anni agoon
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RedazioneSi scopre che il primo Ministro, Dmitrij Medvedev, non ha retto allo stress accumulato durante i preparativi di questa Olimpiade. Così, il numero due della Federazione russa, si è addormentato durante la cerimonia d’apertura al fianco della moglie Svetlana (amante delle coste italiane tanto da affittare nella primavera scorsa centoquaranta camere d’un lussureggiante hotel a Montecatini). Una piccola/grande gaffe che non sarà piaciuta al presidente Putin ma, ça va sans dire, quando Morfeo chiama non si può far altro che accomodarsi fra le sue braccia. Riportato questo dettaglio più di (mal)costume che di sport, Sochi ha fatto conoscere al mondo lo slopestyle: un freestyle sulla neve eseguito sia con sci che con snowboard il quale schiude su un percorso caratterizzato da diversi moduli, come i box, i rails per slittare e i kicks, i trampolini, una serie di figure e acrobazie ben codificate.
La prima medaglia d’oro di questa disciplina va allo statunitense Sage Kotsenburg (con il punteggio di 93.50 davanti al norvegese Staale Sandberg e il canadese Mark McMorris), atleta che un domani magari verrà ricordato più come un pioniere. Gli Stati Uniti si aggiudicano la prima medaglia d’oro dei Giochi, era già accaduto a Chamonix 1924, a Lake Placid 1932 e Oslo 1952. Domenica l’attenzione mediatica verrà focalizzata sulla discesa libera maschile di sci alpino da Rosa Khutor, nome che significa “radura rossa” dal colore autunnale delle felci di questo posto: il grande favorito è il norvegese Aksel Svindal, sempre nelle prime posizioni dall’inizio di stagione, non vanno sottovalutati lo statunitense Bode Miller, il francese Theaux e l’austriaco Mayer. L’outsider, ginocchio permettendo, è il canadese Guay. Le nostre speranze sono tutte quante riposte in Christof Innerhofer, nelle libere perfetto nella parte alta, e Dominik Paris, andato velocissimo sotto.
Buone notizie sul fronte azzurro arrivano dalle grandi prestazioni del portabandiera Armin Zoeggeler, terzo nello slittino dopo le prime due delle quattro manche previste dalla gara, e da Carolina Kostner, protagonista di un programma corto pressochè perfetto che è valso il secondo posto di giornata con il punteggio di 70.84 (record italiano), dietro alla favorita Yulia Lipnitskaya. La pattinatrice altoatesina, nel giorno del suo compleanno, ha sfoderato una prestazione maiuscola, che è valsa la conquista della finale per la nostra nazionale.
Alessandro Legnazzi
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