Pagelle Juventus
Editoriale Sampdorianews.net – Dritti, in piedi!
Published
11 anni agoon
By
RedazioneIn un certo senso sembra un film già visto: la Samp che parte maluccio, non sa riprendersi. Poi arriva il cambio di allenatore, la scelta ricade su un pupillo della tifoseria che, con certa maestria, riesce a tirare fuori la squadra dalle sabbie mobili. Grazie a prestazioni solide, a tratti entusiasmanti, la squadra vive un felice periodo nei primi mesi del nuovo anno che le consentono addirittura di vincere alcuni importanti scontri diretti.
Il finale, tuttavia, è ancora da scrivere: l’anno scorso andò bene perché, nonostante tutto, la salvezza giunse con buon anticipo (anche se la partita non fu mai definitivamente chiusa, se non nelle ultime giornate). Qualcuno obietterà che quest’anno i ragazzi in campo si muovono con ardore e lottano su tutte le palle. Vero, ma anche l’anno scorso, fino a un certo punto della stagione, l’hanno fatto. Poi si è spenta la luce.
Ma quest’anno non deve più succedere. Quale progetto di lancio dei giovani, quale assetto societario stabile si può avere se tutti i giorni si è in lotta per la “sopravvivenza”? Alla squadra serve tranquillità. La tranquillità verso la quale un passo non poco importante sarebbe stata la vittoria di domenica scorsa, contro il Bologna. Già l’idea stuzzicava le menti di tutti i tifosi doriani: più 7 sulla terz’ultima, ovvero tre turni (ma nei fatti forse anche qualcuno di più) lontani dai bassifondi. Di questi tempi, nei quali si vive alla giornata, oro che cola.
Ma il recupero è stato ancora una volta beffardo, forse ancor più che con la Lazio. Perché qui i punti valevano doppio. Lo scivolone di Renan, ha riportato i tifosi alla realtà. Niente di così grave, per carità, ma andatelo voi a dire a un giocatore di totocalcio che la sua schedina non gli frutterà mille euro, ma soli duecento. Ci si fa la bocca buona. Come nella lontana estate del 2010 ci si era fatti la bocca buona alla Champions, altro trauma mai definitivamente assorbito dai tifosi blucerchiati. Allora fu Ziegler a scivolare imperdonabilmente nel recupero.
Il tempo, si sa, cura ogni male e lo sguardo coraggioso al futuro consente di lenire gli errori commessi nel passato. Ma per farlo, per affrontare a testa alta le sfide che il dispettoso destino ci riserva, bisogna stare dritti, con il fiero petto in fuori. E in piedi, possibilmente.
Federico Cabella www.sampdorianews.net
You may like
Dal Newton Heath al Manchester Utd: quando i Red Devils non erano diavoli e neppure rossi
Quella volta che… Sylvester Stallone parò un rigore alla Germania
FOTO – Il Bayern vince ancora, ma a festeggiare non c’è proprio nessuno…
VIDEO – Ricordate Diego Forlan? Gioca e segna ancora, ma nella Serie B giapponese!
18 gennaio 1953, quella volta che Amadei al 90′ fece esplodere il Vomero e piangere la ‘Signora’
Storia dell’autogol: i pionieri, i più grandi “autogoleador”