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ESCLUSIVA – Mazzola: “All’Inter serve una punta. Icardi rispetti la maglia nerazzurra”
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11 anni agoon
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RedazioneCalcissimo.com ha intervistato in esclusiva Sandro Mazzola, ex giocatore e leggenda dell’Inter anni 60-70, per parlare della stato di forma dell’Inter, di Mazzarri, di Icardi e di Thohir.
Signor Mazzola, nell’ultimo mese i nerazzurri hanno subito una netta flessione. Lei crede che si possa parlare di crisi o è solo un periodo di assestamento?
“L’Inter è partita alla grande e negli ultimi tempi è visibilmente calata. Penso che sia un normale momento di assestamento, legato alla costruzione di un progetto importante. Certo con una punta da affiancare a Palacio le cose andrebbero meglio…
A proposito di punte, qual è la sua opinione sulla vicenda Icardi? Il ragazzo può essere utile alla causa dell’Inter o è troppo immaturo? “Icardi deve prima di tutto diventare un professionista e rispettare la maglia che indossa. Poi potrà pensare a migliorare come calciatore. Diceva il grande Helenio Herrera: “Bisogna allenare prima la testa e poi i piedi”. Icardi deve ancora maturare molto. Penso invece che il ritorno di Milito possa fare la differenza. Se l’argentino torna in condizione, la coppia Palacio-Milito è ancora il top per l’Inter…”
Nei giorni scorsi si è fatto il nome di Lavezzi per il mercato dell’Inter. Ci sono possibilità che il Pocho arrivi in nerazzurro? “Secondo me è molto difficile. Lavezzi è un fedelissimo di Mazzarri ma il Psg l’ha pagato a peso d’oro. Chi in Italia ha il potere economico di portarlo via da Parigi? Al momento credo nessuno…”
Come valuta il lavoro di Mazzarri in questa prima parte di stagione? “Fino a un mese fa avrei detto: “molto positivo”. Ora mi limito a un più cauto “positivo”. Comunque il tecnico livornese sa il fatto suo, bisogna solo dargli il tempo di lavorare ed entrare nella testa dei giocatori. Non è facile ripartire dopo un’annata fallimentare come quella dell’anno scorso“.
Vorrei una sua opinione su Javier Zanetti, tornato dopo l’infortunio… “Non ci sono parole per elogiare Zanetti sia dal punto di vista umano sia dal punto di vista calcistico. E’ un insegnamento e un esempio per tutti i giovani. Nonostante non abbia qualità tecniche eccelse, ha saputo costruire con serietà e spirito di sacrificio una carriera formidabile”.
Per concludere, le chiedo un suo pensiero su Thohir…si tratta solo di un’operazione economica o vede nel tycoon indonesiano il simbolo dell’Inter del futuro?
“Guardi, è molto difficile parlare ora. Non lo conosciamo ancora bene…sicuramente Massimo Moratti ci ha insegnato che non bastano solo i soldi, ma ci vuole affetto e attaccamento alla maglia. Thohir ha grande idee e ha portato entusiasmo. Aspettiamo e vedremo”.
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