Prandelli non si nasconde: “Sogno di vincere il Mondiale con l’Italia”

Il ct dell’Italia, Cesare Prandelli, ha parlato ai giornalisti a Roma nell’incontro pre-natalizio, rivelando di avere grandi obiettivi per il 2014. “Io sogno in grande e chiedo lo stesso ai miei giocatori, – ha detto il tecnico – giocare un Mondiale da protagonisti. Poi, certo, per ‘reggere’ i sogni bisogna recitare alla grande anche sul campo, ma ogni tanto succede e anche in Brasile potrebbe accadere…”.

E sulla rosa che porterà in Brasile il ct ha aggiunto: “C’è uno zoccolo duro, con elementi che ci hanno permesso di conquistare i Mondiali creando uno spirito di squadra importante. Ci sono attualmente 4-5 posti per i quali diversi calciatori possono lottare e cercare di scalare posizioni, anche se sinceramente non vedo all’orizzonte tanti nomi nuovi”.

Poi una riflessione sul calcio italiano dopo l’eliminazione di Juventus e Napoli dalla Champions: “I numeri dicono che il nostro calcio ha toccato il punto più basso di sempre. – ha constatato Prandelli – Sono amareggiato, speravo che andassero tutte avanti, sarebbe stato importante, anche in prospettiva Mondiale, per l’autostima dei giocatori. La Juve non avrebbe dovuto giocare e il Napoli è uscito in modo clamoroso: peccato, c’è stata tanta sfortuna. Però dobbiamo riflettere sulla qualità del nostro calcio: non siamo più i migliori, dobbiamo accettarlo”.

Il ct ci tiene comunque a fare i complimenti al Milan, qualificatosi per gli ottavi di finale. “Complimenti ai rossoneri, – ha sottolineato Prandelli – questo pareggio con l’Ajax può dare una svolta alla loro stagione. Balotelli è stato bravo, lui quando la squadra è in inferiorità numerica si assume più responsabilità, ma dovrebbe farlo sempre”.

Proprio per questo, secondo Prandelli, la Nazionale può fungere da esempio per tutto il movimento calcistico italiano. “Faremo da traino a tutto il movimento”, che poi ha detto la sua anche sui troppi stranieri dei club italiani. “Non vorrei che si arrivasse all’imposizione di un tetto massimo, – ha detto – preferisco ancora sensibilizzare, anche perché ci sono delle regole internazionali da rispettare. Ma se non invertiamo la rotta il rischio di emulare l’Inghilterra c’è. E a quel punto, magari, dovremo limitare gli stranieri a 6-7 in Serie A, non di più. Del resto, è già accaduto in passato”.

Pollice verso, invece, per gli scontri fra tifosi italiani e olandesi: “La violenza è un problema serio, di tutto il Paese: anche qui, dobbiamo tutti adoperarci per invertire la rotta, altrimenti prima o poi ci dirà che le nostre squadre non possono superare i confini italiani”.

Infine scherza su Matteo Renzi, suo amico e nuovo segretario del PD: “Renzi? Sta facendo grandi cose, sta già svecchiando. Ma si sente ancora amico di un c.t. over 50?”, si è domandato ironico Prandelli.